Palazzi e negozi su via Marconi fanno preoccupare i residenti

Il timore è legato soprattutto al supermercato che arriverà al posto dell’ex magazzino Grosexport L’aumento di traffico è paventato anche per via dell’accesso da sud alla variante in galleria


di Bruno Canali


LAIVES. La ripresa dei lavori di demolizione del grande ex magazzino di frutta Grosexport, sta creando qualche apprensione tra coloro che abitano tutto attorno, in via Marconi. Sono timori in prospettiva futura, legati in massima parte alla viabilità, proprio perchè, già si sa da anni, che tra le varie cose che arriveranno al posto di quell'enorme complesso che va da via Kennedy a via Marconi appunto, ci sarà un supermercato e supermercato significa automaticamente richiamo di traffico leggero e pesante. Si aggiunga poi l'ipotesi che, con ogni probabilità, l'accesso principale al grande garage interrato che servirà il supermercato dovrebbe avvenire dalla parte di via Marconi e si può delineare lo scenario abbastanza preoccupante per il futuro: ulteriori flussi di mezzi proprio lungo via Marconi. La strada invece ha oramai caratteristiche urbane, perchè nel tempo, lungo i suoi lati, sono sorti molti condomini, con centinaia di appartamenti.

I nuovi progetti. Già oggi, via Marconi viene spesso e volentieri utilizzata (da chi la conosce) come comoda scorciatoia per evitare il caos del traffico su via Kennedy per attraversare Laives. Tra non molto si aggiungeranno una sessantina di nuovi alloggi al posto del complesso "Gutleben", distante poche centinaia di metri dalla parte a valle del magazzino Grosexport e ancora va tenuto presente - parlando di viabilità lungo via Marconi - che la stessa sorte del Gutleben prima o poi toccherà anche al dirimpettaio magazzino "Grosselli 2" e ancora, sempre nella stessa zona, all'ex mulino Zenorini. Mettendo assieme tutto questo si fa presto a capire che tra non molto, nella parte verso sud di via Marconi potrebbero arrivare alcune centinaia di nuovi appartamenti, con tutto ciò che ne consegue in fatto di traffico. E' ben vero che nei programmi dell'amministrazione comunale vi sarebbe una bretella di collegamento diretto tra via Vadena (alla fine di via Marconi) e la zona industriale a sud della città, ma oltre a parlarne oramai da anni senza decidere di costruirla, quella bretella è stata prevista per far passare soprattutto il traffico pesante diretto al magazzino "Kaiser Alexander" di via Filzi, senza passare per il centro abitato.

Il post-galleria. Una volta pronta la variante in galleria, si "spera" perlomeno che tutti coloro che abitano nella metà sud di via Marconi, per andare verso Bolzano vadano a imboccare la variante presso lo svincolo davanti alla zona industriale sud, una ipotesi tutta da verificare comunque. Da verificare perchè la manovra sarebbe andare indietro per poi tornare in avanti e perchè invece l'esperienza di sempre insegna che, senza imposizioni (vedi sensi unici e divieti) ben difficilmente un automobilista allunga di qualche chilometro il percorso solo per evitare di aggiungere traffico al traffico che già esiste. Più facile insomma, che anche a variante aperta, chi abita in via Marconi, per andare verso nord continuerà a fare ciò che ha sempre fatto, vale a dire transitare lungo tutta la via, fino alla rotatoria con le vie Noldin, Hofer e Stazione e da lì scegliere il tracciato ritenuto più libero in quel momento. Chi abita in via Marconi, con pragmatismo, queste prospettive le ha chiare già da tempo e infatti, da tempo si ha sentore di preoccupazioni, rafforzate adesso dalla ripresa dei lavori al magazzino Grosexport.

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