Palazzi scrostati? Per l’esperto è colpa dell’umidità

Pichler: «Protezioni assenti, non è un problema di intonaci» Parte l’appello a prevedere agevolazioni per il ripristino


di Fabio De Villa


BRESSANONE. La questione legata ai palazzi del centro storico che si stanno scrostando e riempiendo di muffe ed infiltrazioni, con una conseguente ricaduta sull'immagine della città a livello turistico, non è passata inosservata. In particolare, fra le altre segnalazioni di nuovi edifici storici trascurati, è arrivata quella di Andreas Pichler, responsabile commerciale dell’azienda “Acco Solutions” di Bolzano che si occupa della risoluzione di fenomeni di umidità nelle murature (e si è pure occupata di deumidificare la Santa Grotta dell’Annunciazione a Nazareth). In particolare Pichler dà qualche suggerimento su quali possano essere le cause di una tale situazione. In particolare, l'azienda in questione possiede una soluzione brevettata contro l’umidità di risalita capillare, il cosiddetto sistema elettrocinetico Acco, che è stato sviluppato e applicato con successo in molti edifici. «In particolare, leggendo l'articolo sul problema del centro storico di Bressanone, mi sono soffermato sulla spiegazione in merito al corretto metodo da utilizzare per effettuare gli interventi di risanamento su murature umide - racconta Andreas Pichler - Come è stato già attentamente spiegato nell'articolo, probabilmente i lavori non sono stati eseguiti a regola d’arte, causa intonaci e pitture. Ma a nostro avviso c’è dell’altro: spesso negli edifici storici il problema dell’umidità deriva da impermeabilizzazioni orizzontali contro l’umidità di risalita capillare assenti. Anche se venissero applicati gli intonaci adeguati, questi dopo alcuni anni non riescono più ad accogliere i sali cristallizzati e di conseguenza si vedono i danni come quelli evidenziati nelle foto pubblicate sul quotidiano e che comunque sono sotto gli occhi di tutti. Oltre al fenomeno di umidità di risalita capillare, esistono una molteplicità di fenomeni di umidità, quali per esempio l’umidità igroscopica, l’umidità da precipitazioni dirette e indirette, formazione di condensa e così via dicendo. Per risanare a medio e lungo termine i danni derivanti da umidità bisogna analizzare accuratamente con tecnologie sofisticate quale sia effettivamente il fenomeno di umidità dal quale la muratura è colpita. Solo in questo modo si riesce ad applicare la soluzione corretta». Per quanto riguarda il “che fare” molto interessante è l’iniziativa del comune di Egna che ha approvato la concessione di agevolazioni tariffarie per il risanamento delle facciate degli edifici nel centro storico di Egna e Laghetti. Egna infatti, giustifica l’intervento con il fatto che, un’immagine curata del paese, in particolare nel centro storico è di grande rilievo per ogni comune e risulta essere il biglietto da visita più importante per la stessa città. Dunque, un appello al Comune di Bressanone affinchè si possa correre al riparo prima che sia troppo tardi.













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