l’iniziativa

Palazzo delle Poste, via ai lavori interni: a Bolzano spazi per il coworking

L’edificio di piazza Parrocchia è uno dei 250 immobili di pregio scelto da Poste Italiane per realizzare ambienti di lavoro per imprese, professionisti, start up



BOLZANO. Dopo il delicato intervento di restauro conservativo costato mezzo milione di euro, sono iniziati in questi giorni, e termineranno entro l’inizio del 2024, i lavori interni sull’edificio delle Poste di piazza Parrocchia a Bolzano, uno dei 250 immobili di pregio scelto da Poste Italiane nell’ambito del progetto POLIS per la realizzazione di nuovi spazi di co-working, uffici e ambienti di lavoro dedicati alle imprese, ai liberi professionisti e alle start-up.

Anche grazie agli interventi realizzati a Bolzano, Poste Italiane offrirà in tutto il Paese una rete di co-working diffusa, digitalizzata e di facile accesso, con un totale di oltre 5.000 postazioni di lavoro attrezzate, sale riunione, aree dedicate ad eventi e formazione.

 “Questo progetto mira a valorizzare ulteriormente il nostro patrimonio immobiliare - ha commentato il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco - mettiamo a disposizione del Sistema Paese edifici e palazzi storici situati in zone centrali delle città, per offrire spazi moderni anche in zone dove i grandi player di settore non vanno ad investire”.













Altre notizie

le foto

Restart Bz, festa di quartiere al parco Pompei

Dopo il successo della prima edizione, ieri e oggi (domenica 26 maggio) torna la festa di quartiere al parco Pompei di via Roen organizzata da Restart Bz. L'apertura della sagra è stata l'occasione per inaugurare le attività del community workshop, Id Roen. Urban Party 2.0 prosegue oggi con storytelling nel parco a cura di Sagapò, la ciclofficina PedalareRadicale Spazio77, spettacoli di danza del ventre, il truccabimbi, sessioni di yoga. LE FOTO (DLife)

bolzano

La protesta: «Otto mesi per l'assegno di cura, a 95 anni» 

Il figlio: «Mia madre è seguita da tre badanti. Ho fatto domanda a gennaio, ieri mi hanno detto che la visita slitta forse ad agosto». Zendrini (Ufficio valutazione non autosufficienza): «Tempi scesi da 9 mesi a 4,5. Ma la zona di Merano è la più in ritardo. Lavoriamo per riequilibrare la situazione»

Attualità