BRESSANONE. Ci sono voluti anni, ma alla fine è stata riportata al vecchio splendore del passato. Stiamo parlando di una delle più belle e affascinanti facciate del centro di Bressanone, quella dello storico palazzo Lachmüller e di Porta Sabiona, una delle tre porte murarie di accesso al cuore della cittadina vescovile, due strutture che a breve potranno salutare il completamento dell’opera di risanamento.

Sì, perché dopo anni e anni di trascuratezza e muffa sulle pareti esterne, finalmente sono stati portati a termine i lavori di risanamento con un intervento massiccio del costo di 54 mila euro. Un intervento ideato e realizzato con l’obiettivo di far tornare all’antica bellezza uno degli scorci architettonici più fotografati e ammirati della città.

Le strutture interessate sono state principalmente due: ovvero il palazzo Lachmüller attuale sede della Comunità comprensoriale della Valle d'Isarco che si affaccia proprio su via Bastioni e piazza Artmanno, e l'antica Porta Sabiona.

Vista la delicatezza dell'intervento, trattandosi di opere salvaguardate dalla Sovrintendenza archeologica, belle arti e paesaggio, le operazioni sono state condotte da un team di esperti affiancati dal personale dell’ufficio di tutela delle belle arti di Bressanone.

Ad occuparsi delle delicate operazioni, è stata in particolare la ditta “Pescoller” di Brunico, specializzata nell'affrontare le problematiche specifiche delle facciate storiche attraverso un'esatta perizia condotta sotto il profilo storico-estetico e tecnico, considerando opportunamente i fenomeni di degrado riscontrati.

A seconda della problematica tecnica, l'azienda pusterese ha proceduto alla rimozione delle muffe esterne, ritoccando le facciate con una tinteggiatura mediante velatura per smorzare gli effetti deterioranti del tempo. Nel complesso, un intervento necessario e atteso per le due strutture storiche e caratteristiche che rendono la cittadina così unica e tanto apprezzata da migliaia di visitatori.

©RIPRODUZIONE RISERVATA