Pan: «Assurdo che il Consiglio assuma»

Gli imprenditori si schierano con Kompatscher. E Widmann studia il taglio di indennità di presidente e giunta



BOLZANO. Finiti i tempi in cui la Svp si muoveva come un sol uomo, che si trovasse sui banchi della giunta o del consiglio provinciale. «Siamo solo all’inizio...», la profezia di un esponente della Svp nei corridoi del consiglio provinciale il giorno dopo la clamorosa spaccatura tra giunta e Consiglio, compreso il gruppo Svp quasi al completo, sulle nove assunzioni in Consiglio, un ampliamento di pianta organica contro cui si scaglia Assoimprenditori («siamo stupiti»). Il presidente Arno Kompatscher si era opposto, il consiglio ha votato a favore, mentre metà giunta si è astenuta. Scontro di poteri dentro la Svp e tra Consiglio e giunta. Il prossimo campo di battaglia è annunciato: dopo due anni di silenzio, è tornato in auge il taglio drastico alla indennità di Kompatscher e della giunta. È un passo dovuto, per l’applicazione del decreto Monti sui costi della politica, ma il consiglio provinciale (cui spetta la legge sulle indennità) finora ha fatto finta di nulla.

Le assunzioni in Consiglio. Il consiglio ha deciso di ampliare la propria pianta organica: nove i posti in più previsti, tra servizio traduzioni, amministrativi, legali e dipendenti dei garanti. Il compromesso prevede che vengano effettuate la assunzioni più urgenti, mentre gli uffici dei garanti studieranno sinergie. Assoimprenditori protesta: «La riforma amministrativa è urgente e deve valere per tutti. La macchina amministrativa va resa più snella e non ampliata ulteriormente». Sottolinea il presidente Stefan Pan: «Nelle nostre imprese si valuta continuamente come rinnovarsi per diventare più efficienti. Lo stesso criterio deve valere anche per la pubblica amministrazione». Il presidente del consiglio provinciale Thomas Widmann ha vinto il braccio di ferro con un risultato forse superiore alle sue attese (25 sì e 6 astensioni): «Non si dica che assumo per divertimento. Come assessore al personale ridussi l’organico di 280 persone. Alcune assunzioni sono necessarie e su di esse il Consiglio è sovrano. Nessuno scontro, nessun dramma». Con Widmann si schierano nella Svp, tra gli altri, Veronika Stirner Brantsch («non inventiamo necessità inesistenti») ed Helmuth Renzler («il Consiglio ha assunto più competenze e dovrà gestire la Convenzione per l’autonomia»). Contrario Oswald Schiefer: «Nove assunzioni significa aumentare l’organico del Consiglio del 15%. Una cifra che mi ha fatto paura»). Duro l’assessore Arnold Schuler: «Nelle nostre ripartizioni siamo ridotti all’osso. Due volte al giorno dobbiamo dire ai nostri collaboratori “non si assume”. Con quale faccia aumentiamo il Consiglio del 15%?».

Taglio alle indennità. Riservatamente, l’ufficio di presidenza del consiglio provinciale ha riaperto il dossier sul decreto Monti. Si attende un parere legale e poi il disegno di legge dovrebbe essere presentato, salvo sorprese nella Svp . Arno Kompatscher da 19.215 euro lordi al mese (9.500 netti) dovrà scendere a 13.800 euro lordi (7.400 euro netti). Il decreto fissa infatti 13.800 lordi come compenso massimo per il presidente della giunta e del consiglio provinciale. Tutti gli altri dovranno stare al di sotto. Un vecchio schema di Widmann prevedeva un lordo tra 10.800 e 12.800 per assessori e vicepresidenti. Oggi gli assessori guadagnano 17.325 euro lordi e i vicepresidenti 18.270. Insieme allo stipendio del presidente del consiglio provinciale (oggi maggiorazione del 44% sulla indennità base), dovranno scendere le indennità di carica dei segretari questori. Le indennità dei consiglieri sono sostanzialmente in linea con il decreto: 10.500 euro lordi al mese (più 750 euro di rimborso spese). (fr.g.)

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