Pan: «La Zona resti industriale»

Vertice tra Assoimprenditori e giunta comunale: no alle case vicino ad aziende che lavorano di notte


di Alan Conti


BOLZANO. Se si chiama “Zona Industriale” un motivo c’è e gli industriali non hanno mancato di sottolinearlo in un incontro tenuto ieri con la giunta comunale. La presentazione di alcuni progetti con porzioni di residenziale viene guardata con un certo sospetto dagli imprenditori. Nessuno lo cita apertamente ma il riferimento è chiaramente al “South Point” a firma Podini.

«Non diamo alcun tipo di giudizio negativo - spiega il presidente di Assoimprenditori Stefan Pan - ma è importante che la zona industriale rimanga con i suoi connotati naturali. Ci sono aziende come le Acciaierie o l’Iveco che sono cambiate molto in questi anni e devono aver l’opportunità di lavorare anche di notte». Insomma, ben vengano le abitazioni, ma attenzione a non innescare convivenze difficili. Convivenze che, per inciso, non sono previste dal Masterplan.

«Parliamo di una porzione importante del capoluogo - insiste Pan - che non può essere paragonata ad altre zone del territorio provinciale. Ogni giorno portiamo un valore aggiunto di 10.000 persone che non può essere sottovalutato in alcun modo». Particolarmente care al mondo imprenditoriale, come noto, sono le infrastrutture. «In testa alla lista abbiamo sempre lo sviluppo dell’aeroporto, ma in questo incontro abbiamo affrontato temi di competenza più comunale. Rientra in questo ragionamento il concetto di raggiungibilità per il traffico automobilistico. La variante è quantomai necessaria. Va implementata, inoltre, la possibilità di aprire nuove vie per la banda larga che è sempre più necessaria alle aziende per rimanere competitive nei mercati di oggi».

L’incontro di ieri, comunque, è solo il primo di una lunga serie perchè il vertice verrà istituzionalizzato. «Abbiamo convenuto con l’esecutivo comunale - continua Pan - come il valore aggiunto della Zona e il ruolo centrale dell’imprenditoria nel tessuto cittadino rendano necessari dei confronti periodici. Il tavolo di oggi, insomma, diventerà un appuntamento periodico e questo rappresenta un sostanziale cambio di marcia rispetto al passato. Un segno di attenzione verso uno sviluppo sostenibile, ma anche un riconoscimento all’importanza del manifatturiero in questo contesto».

Nel futuro dell’area, comunque, si delinea il profilo del Polo Tecnologico che, seppur differente rispetto alle prime pianificazioni, inciderà in qualche misura sullo sviluppo. «E’ bene dare sempre impulso ai percorsi stretti di produzione, ricerca e innovazione. In questo modo il patrimonio industriale della città può trovare ulteriore valorizzazione» chiude Pan.

Gli ultimi dati sono sono presentati dal rappresentante comprensoriale Michele Libori: «Sono 152 le imprese altoatesine aderenti ad Assoimprenditori che operano in Zona. Messe insieme costituiscono il 30% dell’occupazione dipendente privata del capoluogo. Parliamo di un bacino considerevole di cui bisogna tenere conto».

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