Parco Ducale, il Comune abbandona tennis e bar

Scaduta la convenzione con il Demanio. Il municipio si «accollerà» solo il parco. Preoccupazione fra i 185 soci. A Gries si spera nell’intercessione del Prefetto


di Davide Pasquali


BOLZANO. Parco Ducale, il Comune abbandona circolo tennis e bar al loro destino. Scaduta la convenzione in essere con l’Agenzia del Demanio, il municipio starebbe trattando per rinnovarla esclusivamente per quanto attiene il parco, lavandosi sostanzialmente le mani di tennis e bar. Forte la preoccupazione, non solo fra i 185 soci del Tennis Club Comune di Bolzano, ma pure fra le centinaia e centinaia di bolzanini, specie famiglie con bimbi, abituati a frequentare il parco nel loro tempo libero.

A fine ottobre scade il contratto di gestione fra club e gestori del bar. E il circolo non lo rinnoverà. Per ora i campi da tennis non sembrano a rischio, ma con precisione ancora non si sa nulla: la richiesta inoltrata al Demanio ancora non ha ottenuto esiti precisi. Ovviamente, un club non possiede la forza contrattuale di un municipio.

La preoccupazione c’è tutta. Il parco, specie nella bella stagione, è infatti assai frequentato. Per dire: ieri, nel primo pomeriggio, c’erano almeno un centinaio di residenti di Gries: giocatori di tennis, mamme con bimbi piccoli, bimbi grandi in bici; verso le 15 si stava tenendo una festa di compleanno: pic-nic, con tanto di palloncini, nonni, bibite. Il bar, aperto 7 giorni si 7, tutto l’anno, è un punto di attrazione, ma a fine ottobre chiuderà. Per ora il Tennis Club non sa se cercare altri gestori o meno, perché non è dato sapere se verrà avviata una convenzione, un contratto o altro fra Agenzia e circolo. Il Commissariato del Governo, formalmente estraneo alla questione, di competenza del Demanio dello Stato, precisa solo che la convenzione in atto precedentemente è scaduta e ora come ora è in fase di prorogatio, ossia: si va avanti così, in attesa della sottoscrizione di un’ulteriore convenzione. Per ora, è in atto una fittissima corrispondenza fra Comune e Demanio. La convenzione precedente, in soldoni, prevedeva che la gestione globale fosse in carico al Comune, che aveva ceduto bar e tennis al Club. Al quale spettavano ovviamente le spese di manutenzione ordinaria, di gestione viva e quant’altro. Dopo anni di collaborazione, nei mesi scorsi il municipio ha reso noto al Club il suo disinteresse a continuare su questa strada, compreso il particolare che, d’ora in poi, non contribuirà, come di consueto, al pagamento dell’affitto di bar e campi da tennis. Prima il municipio copriva il 50%, d’ora in poi non scucirà il becco di un quattrino. Il Club, nel corso di un’audizione in commissione sport, ha provato a farsi ascoltare. Pare che i commissari, di maggioranza e opposizione, abbiano concordato sul valore, sportivo e sociale, dell’attività del circolo, ma alla fin fine, a decidere, è la giunta. Che in futuro pare abbia intenzione di accollarsi la sola gestione del parco, per il tramite della sua Giardineria comunale. E il bar? E i campi da tennis? Ci si dovrà arrangiare. La spesa non è elevatissima, l’affitto annuale da pagare al Demanio si aggira attorno ai 10 mila euro, ma con le arie che tirano, passare dal 50% a dover coprire tutte le spese porterà notevoli difficoltà. Inoltre, nonostante l’impegno dimostrato nei mesi scorsi dal nuovo prefetto Valerio Valenti per aprire alla cittadinanza Palazzo Ducale, impegno ribadito di recente anche ai tennisti, l’Agenzia del Demanio ancora non ha comunicato quando e se si risolverà. Per tentare di far luce sulla vicenda, ieri il consigliere comunale di Unitalia Luigi Schiatti ha presentato una interrogazione per chiedere lumi a sindaco e giunta. Senza bar e senza tennis, il Parco Ducale rischia di morire.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità