Parlamentari, ecco chi «lavora» di più

I dati dell’Espresso: la deputata più attiva è Luisa Gnecchi, la più assenteista e meno «influente» Michaela Biancofiore


di Davide Pasquali


BOLZANO. La più presente in aula? Luisa Gnecchi (PD). La meno produttiva? Michaela Biancofiore (FI). Sono i due estremi nella classifica dei parlamentari del Trentino Alto Adige nei quasi due anni di legislatura, da febbraio 2013 a oggi, elaborata dall’istituto di ricerca Openpolis in collaborazione con L’Espresso a partire dai dati elettronici delle votazioni in aula a Montecitorio e Palazzo Madama. Chi è presente; chi assente; chi in missione, ossia assente giustificato. Ma non solo. C’è chi è quasi sempre presente ma magari conta poco, e c’è chi in aula sta poche volte ma conta di più. E non è detto che a contare davvero sia solo chi siede tra i banchi della maggioranza.

Il tutto in base ad un cosiddetto indice di produttività, ossia una media ponderata costruita sulla presenza parlamentare attiva: quanti documenti presentati dal singolo, quanti discussi, quanti approvati. L’indice, per la precisione, è stato calcolato da Openpolis in base alla partecipazione ai lavori, alla presentazione di atti, all’approvazione di propri progetti di legge o alla capacità di raccogliere su di essi un consenso trasversale.

I parlamentari regionali, in base a questa statistica, risultano in media, per così dire, senza infamia e senza particolare gloria. Il primo regionale in classifica, per produttività, risulta il senatore trentino Upt Vittorio Fravezzi, del gruppo Autonomie. Il suo indice arriva a 253,16 punti (il top nazionale raggiunge però i 914,44 punti, col deputato FI Francesco Paolo Sisto); si piazza 49-esimo a livello nazionale su 630 deputati. Al secondo posto regionale il senatore trentino Pd Giorgio Tonini, 63-esimo. Al terzo posto assoluto dei parlamentari regionali si piazza il primo altoatesino, il senatore Karl Zeller. Quarta, ma prima donna e primo dei deputati, Luisa Gnecchi, che vince anche la classifica regionale delle presenze in aula. Su 14.145 votazioni effettuate alla Camera in poco meno di due anni, l’altoatesina è stata assente soltanto 460 volte, totalizzando una percentuale di presenza pari al 96,75%. Vince a livello regionale, la Gnecchi, anche per un altro motivo: mai assente, nemmeno a una votazione, per missione. Ossia, mai assente giustificata perché impegnata altrove, a fare dell’altro.

A metà classifica alcuni casi a sé, fra i quali il più particolare è forse quello del deputato Pd Gianclaudio Bressa. Essendo impegnato in prima persona, unico fra i parlamentari regionali, direttamente nella macchina governativa, è spesso assente in parlamento: segna il livello più basso in assoluto per presenze in aula: solo il 23,43%, meno di una volta su quattro.

Ma passiamo al fondo della classifica regionale, che vede al terz’ultimo posto l’ex governatore trentino Lorenzo Dellai, 461-esimo su 630 parlamentari per indice di produttività, penultimo a livello regionale anche in quanto a presenze in aula: 35,68%. Infine, merita una menzione per così dire speciale Michaela Biancofiore (FI-Pdl). È quart’ultima per presenze in aula, con un tasso di assenteismo pari quasi al 56%. Più di una volta su due non si è presentata in parlamento. Un vero tonfo, però, lo fa registrare nella classifica sulla produttività, ossia riguardo alla incisività della sua azione in aula. È ultima nella classifica regionale e addirittura 613-esima su 630 fra deputati e senatori. Mancava poco, per arrivare ultima. E non è tutto. Mentre, per esempio, Luisa Gnecchi, presentissima in aula, ha votato diversamente dal proprio gruppo di appartenenza solo 42 volte, Biancofiore, spesso assente, è riuscita a votare diversamente dal gruppo parlamentare di appartenenza ben 227 volte.

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