Parrucchieri, negozi, bar e ristoranti Ripartenze, c’è il piano della Provincia 

Dopo lo screening. Il ministro Speranza ha confermato ieri la zona rossa per l’Alto Adige. La giunta si affida alla commissione di esperti Da lunedì 30 novembre via le prime restrizioni, dal 4 dicembre il secondo passo. Pressing di Camera di commercio e Unione per accelerare


Francesca Gonzato


Bolzano. L’Alto Adige resterà zona rossa fino al 3 dicembre. Lo ha deciso il ministro della Salute Roberto Speranza con l’ordinanza firmata ieri. In contemporanea la giunta provinciale ha deciso ieri le riaperture, dai parrucchieri alle scuole medie, negozi, bar e ristoranti (questi fino alle 18). Un primo pacchetto scatterà lunedì 30 novembre, per le altre misure l’orizzonte è il 4 dicembre. Perché la Provincia scommette che dal 4 dicembre l’Alto Adige diventi zona gialla o che «subentrino nuove regole sulla classificazione», anticipa il presidente Arno Kompatscher. Il lockdown parziale e lo screening di massa consentono questo passo, senza abbassare la guardia, assicura Kompatscher: «Gli esperti ci dicono che il fattore Rt, ovvero l’indice di trasmissione del contagio, sta diminuendo, e che continuerà a farlo nei prossimi giorni». La giunta ha deciso ieri dunque una agenda di massima (poi comunicata al consiglio provinciale), ma l’ordinanza del presidente Arno Kompatscher arriverà nelle prossime ore. «Abbiamo chiesto il parere ai tecnici», anticipa Kompatscher. Si esprimerà la commissione di esperti che ha al proprio interno una parte di componenti extra Alto Adige. In base a questo parere alcune riaperture previste per il 4 dicembre potrebbero essere anticipate al 30 novembre. Proprio tra oggi e domani il consiglio provinciale discuterà la mozione dei Verdi che renderebbe obbligatorio un parere scritto della commissione di esperti a supporto delle ordinanze e questo parere dovrebbe essere pubblicato. Nella giunta continuano a confrontarsi posizioni più o meno convinte sulle riaperture, legate alla situazione critica negli ospedali. Questo dunque lo schema immaginato dalla giunta, suscettibile di correzioni e anticipazioni. «Ne parlerò anche con il ministro Speranza», aggiunge Kompatscher.

Le riaperture dal 30 novembre

La giunta punta a revocare da lunedì una serie di misure adottate che risultano più severe rispetto alle altre zone rosse italiane. Dal 30 novembre torneranno alla didattica in presenza le classi delle prime scuole medie. Riapriranno barbieri, parrucchieri, estetiste e alcune attività commerciali. Potranno essere organizzati di nuovo anche i mercati, compresi i mercati dei contadini.

Dal 4 dicembre

Dal 4 dicembre arriveranno le altre riaperture, a meno che la giunta non decida una anticipazione al 30 novembre. Torneranno allora a scuola gli studenti della seconda e terza scuola media. Riprenderanno a lavorare bar e ristoranti (fino alle ore 18) e riaprirà tutto il commercio al dettaglio.

Kompatscher avverte: «Lo ribadisco, non possiamo permetterci un “liberi tutti”. Gli ospedali sono comunque ancora molto sollecitati, ci sono molti ricoveri e molte persone in terapia intensiva: un numero che si è stabilizzato, ma il numero dei morti è ancora alto».

Le categorie

La giunta ha deciso di proseguire per questa settimana il regime di lockdown leggero. Secondo Michl Ebner (presidente della Camera di Commercio) i negozi andrebbero riaperti già venerdì: «Il periodo prenatalizio è una fase decisiva per il commercio. Ciò è stato riconosciuto dal governo italiano, che pianifica di riaprire i negozi all'inizio di dicembre. Anche la Provincia di Bolzano dovrebbe seguire tale iniziativa e riaprire i negozi locali a partire da venerdì 27 novembre nel rispetto di tutte le disposizioni sulla sicurezza, per evitare spiacevoli conseguenze per il commercio altoatesino».

Secondo le rilevazioni dell'Ire - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, «i lockdown istituiti a causa della pandemia da coronavirus agevolano il commercio online».

In attesa del parere della commissione di esperti, l’Unione commercio spinge per la riapertura dei negozi dal 30 novembre. «Siamo contenti che lunedì alcuni settori, cioè quelli che, nelle altre zone rosse d’Italia, erano già autorizzati a lavorare, possano riprendere la loro attività. Però speriamo fortemente che all’inizio della settimana sia autorizzato a riprendere tutto il comparto del commercio», incalza il presidente dell’Unione commercio Philipp Moser, «Il commercio non è un hotspot. Acquistare in Alto Adige è perfettamente sicuro, perché qui da noi in provincia il commercio al dettaglio ha fatto i compiti a casa. Per il settore sono previste una serie di severe norme in fatto di igiene e sicurezza».

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