Parte il cantiere Benko, rischio ingorgo

Entro ottobre la demolizione dell’ex deposito Fs. Categorie preoccupate, il progettista rassicura: «Lavori dentro l’areale»



BOLZANO. «Adesso la Walther Park spa che fa capo al gruppo Signa bandisce la gara e nel giro di quindici giorni verrà abbattuto l’ex deposito ferroviario di via Renon». Dopo che venerdì il vicesindaco Christoph Baur ha firmato la concessione edilizia per la demolizione dell’edificio progettato da Luis Negrelli che un gruppo di associazioni avrebbe voluto salvare, l’architetto Andrea Saccani è pronto a dare il via al mega-cantiere Benko, destinato a rivoluzionare la zona che va da via Renon fino in via Garibaldi e poi su in via Alto Adige e via Perathoner. In ballo ci sono investimenti per milioni di euro e quattro anni di lavori per le aziende di costruzione e per gli artigiani; ma - anche se il progettista minimizza - ci saranno anche grossi disagi per la viabilità causati oltre che dai cantieri dal viavai di camion. Cosa questa che preoccupa le categorie economiche, dai commercianti agli artigiani, agli operatori turistici.

«Abbiamo previsto un programma dei lavori suddiviso in 33 fasi - assicura Saccani che cura l’operazione Benko assieme al collega Fabio Rossa - proprio per ridurre al minimo i disagi alla circolazione. Intanto si parte con la demolizione del vecchio deposito e per il momento il muro di via Renon non viene abbattuto; si farà in un secondo tempo. All’interno dell’areale partiranno dunque, quanto prima, i lavori per la costruzione della palazzina dei servizi della nuova stazione delle autocorriere». Quindi si interverrà sulla viabilità, ma solo a gennaio, per evitare disagi durante il periodo del Mercatino di Natale.

«Via Renon - dice l’architetto Saccani - verrà spostata all’interno dell’areale ferroviario. Questo ci consentirà di operare sul sedime originale della strada dove verranno costruite due rotonde: una all’incrocio con via Raiffeisen e l’altra vicino alla funivia del Renon. Ultimati i lavori, si tornerà a circolare normalmente su via Renon».

A quel punto, all’interno dell’areale, dove oggi c’è l’ex deposito Fs, si inizierà a realizzare la nuova stazione delle autocorriere.

«A maggio del prossimo anno - assicura Saccani - saremo in grado di consegnarla alla Provincia».

Poi si darà il via all’intervento sul quadrilatero di via Garibaldi, via Alto Adige, via Perathoner, viale Stazione. Il progetto prevede la realizzazione di appartamenti di lusso, uffici, un albergo e un grande centro commerciale a due passi dal centro storico. Il prossimo anno aprirà anche il cantiere sul “buco” di via Alto Adige.

Per evitare la paralisi del traffico, le categorie economiche chiedono al Comune di adottare misure straordinarie. Solo pochi giorni fa il presidente regionale della Cna Claudio Corrarati ha chiesto di sospendere per il periodo dei cantieri i divieti della zona a traffico limitato e di prendere in considerazione l'ipotesi di consentire l'uso delle corsie preferenziali, riservate a bus e taxi, anche ai mezzi degli artigiani e di chi rifornisce negozi e locali del centro storico; oltre che riaprire viale Trento. Misure eccezionali per una situazione straordinaria destinata a durare almeno quattro anni.













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