Pasquetta tra i rifiuti, una discarica sul Virgolo

L’area del Bellevista sommersa da immondizia e lasciata in uno stato di degrado Molte proteste da parte dei bolzanini saliti ieri sulla collina: «Una vergogna»


di Alan Conti


BOLZANO. Bellavista. Beffardo e paradossale è tutto quello che rimane di un luogo che è stato un simbolo della città: l’area ricreativa del Virgolo. L’insegna della pensione abbandonata da metà anni ’80 e il colpo d’occhio sulla conca sono i due unici lampi nel degrado e nell’abbandono che avvolge la collina di Bolzano. Dalle vecchie camere d’albergo al ristorante, passando per i campi da tennis e la piscina: tutto è lasciato al completo abbandono tra montagne di rifiuti. Una discarica a cielo aperto -negli spazi verdi - dove si trova di tutto: lavatrici, armadi, gomme... Molte le segnalazioni dei bolzanini che sono saliti in collina per Pasqua e Pasquetta. «Un posto meraviglioso ridotto ad un immondezzaio», spiega la signora Irma, che ha deciso di presentare oggi un reclamo ai vigili urbani. La società proprietaria dell’area, al Bbg Srl, si era impegnata a tenere sotto controllo la zona dopo la chiusura del circolo tennis nel 2008, ma la realtà è che si tratta di una terra di nessuno. Strutture pericolanti che dovrebbero essere messe in sicurezza e dove, invece, è facilissimo entrare. La cancellata corre alta solo sul lato dei campi da tennis lungo la strada, ma lascia aperto un varco al fondo. L’ex Bellavista è murato solo nelle porte d’entrata, ma la finestra è a disposizione di tutti e l’edificio con il ristorante è addirittura senza recinzione. Si entra dappertutto e c’è chi lo fa di frequente a giudicare dal cibo fresco abbandonato, i resti di una grigliata, alcune candele spente da poco per una seduta spiritica. Negli spazi comuni, inoltre, viene gettato di tutto: frigoriferi, pianole, materassi, mobilia, lavatrici e bottiglie di birra. Una discarica abusiva.

La piscina e i campi da tennis. Nella terra rossa crescono arbusti alti tre metri e all’interno della piscina è addirittura stato abbattuto un albero lasciandolo cadere nella vasca. Al campo da bocce qualcuno ha improvvisato una grigliata accendendo il fuoco sulla pista e gettando poi un sacco di verdure fresche, tagliate, poco vicino. Sul tavolo ancora le forchette di plastica. Un piccolo falò, inoltre, è stato accesso dentro la piscina utilizzando un lungo palo per ammassare il combustibile.

Il ristorante. Non c’è muro che impedisca di entrare nel grande salone affacciato sulla città che ha ospitato cene e feste da ballo. Le vetrate sono sfondate e il tetto pericolante. Diversi materassi indicano che qui qualcuno ci dorme. Un angolo viene usato come latrina. Alcuni graffiti, che dominano tutta l’area, sono freschi: il colore è brillante e intorno si trovano ancora le bombolette spray utilizzate per realizzarle.

La pensione Bellavista. Entrare nell’ex albergo è un gioco da ragazzi attraverso una finestrella del bagno al piano terra. A terra, al primo piano nella zona del bar, delle candele e un cartone sono stati utilizzati per una seduta spiritica con tanto di croci rovesciate.

Il giardino è un cimitero di elettrodomestici e all’interno, nelle stanze, ci sono ancora i resti di cibo e bevande consumati da poco. I gabinetti sono rimasti e qualcuno li utilizza mentre alcuni letti sono stati aggiustati per dormirci. Il Virgolo è stato abbandonato dalla città, ma per qualcuno entrare in questi ruderi è ancora troppo facile.

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