Passo Erbe, si può ridurre la chiusura invernale

San Martino chiede l’apertura della strada, sul versante di Funes sono contrari La Provincia cerca la mediazione: sbarre giù solo a partire da fine dicembre


di Ezi


VAL BADIA. Un compromesso è stato individuato per l’apertura invernale di passo delle Erbe: la strada, fra val d’Isarco e val Badia potrebbe restare aperta fino al 21 dicembre, sempre che non nevichi e che la sicurezza sia garantita. Un’assemblea dei residenti in val di Funes dovrà esprimersi su questa possibilità. Vi prenderà parte anche l’assessore provinciale Florian Mussner, che intanto ha trovato il benestare dei sindaci.

Quella della strada che porta al passo delle Erbe, che per consuetudine è chiusa al traffico da novembre a marzo, è una questione che si trascina da anni. C’è chi vorrebbe tenerlo aperto, ma i pareri nei comuni di San Martino in Badia e di Funes sono contrastanti. Sui versante badiota prevale l’interesse turistico, su quello di Funes si teme che un’apertura continuata del passo porti ad un aumento del traffico. I Verdi altoatesini e gli ambientalisti si sono schierati a favore della tesi di Funes e ora è spuntata una “via di mezzo”: soprattutto nei mesi invernali con scarse precipitazioni nevose la strada potrebbe essere percorribile con controlli assidui.

Dice il sindaco di San Martino Heinrich Videsott: “Nella zona di passo delle Erbe esistono impianti per gli sport invernali e strutture ricettive che potrebbero essere serviti con l’apertura della strada. Mi rendo conto che il problema non è di facile soluzione ma qualcosa bisognerà pur fare. Da due inverni la neve di fatto non c’è: ho parlato con i tecnici della Provincia prospettando loro la possibilità di rendere il passo transitabile”.

A Funes non sono d’accordo e hanno raccolto anche delle firme. Dice il sindaco Peter Pernthaler: "Non vogliamo altro traffico. La strada del passo delle Erbe deve restare chiusa in inverno. È soggetta a slavine, la sicurezza va garantita".

La proposta di Mussner, sulla quale c’è una certa convergenza, prevede che la chiusura scatti prima di Natale, il 21 dicembre, sempre a patto che non nevichi. La riapertura della strada dovrebbe avvenire, come accade ora, a fine marzo. C’è poi il problema legato ai "navigatori" che non segnalano la chiusura del valico. Succede di frequente che chi imbocca la strada provinciale sia costretto a rinunciare a raggiungere la meta. “Per noi - dice il sindaco Videsott - è un danno d’immagine notevole, Ma il problema, per essere risolto, richiede interventi a livello europeo per aggiornare i navigatori. Credo che una soluzione come quella di un’apertura prolungata possa essere giusta. Penso anche che le divergenze fra i Comuni di San Martino e di Funes possano essere superate”.

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