Ambiente

Passo Nigra, si punta a chiudere la provinciale 

Nelle ore centrali della giornata, in estate: gruppo di lavoro tra i Comuni di Tires e Nova Levante. Basta moto e raduni di fuoriserie. Si vogliono privilegiare gli spostamenti in bus, bici e nuova funivia


Davide Pasquali


BOLZANO. Niente auto, moto e bus privati, dalle ore 10 alle ore 16, tutti i giorni, nei mesi di luglio e agosto 2022. Parliamo della strada provinciale per il passo Nigra. La proposta era nell’aria da tempo, specie dopo l’inaugurazione a febbraio della nuova funivia da San Cipriano a malga Frommer.

Ora però il concetto, elaborato da un gruppo di lavoro istituito fra i Comuni di Tires e Nova Levante, è stato presentato all’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider, che però, al momento, seppur sempre favorevole a progetti di mobilità sostenibile, pare abbia un poco smorzato gli entusiasmi: evitare traffico e rumori molesti di moto e fuoriserie non è una motivazione sufficiente per chiudere una strada al transito motorizzato dei turisti. Quanto meno, le norme statali sulla viabilità al momento non lo consentirebbero. Sulla questione però, per ora, l’assessore non ha preso posizione ufficialmente.

«Noi non parliamo mai di chiudere la strada», tiene a sottolineare il sindaco di Nova Levante, Markus Dejori. «Pensiamo piuttosto di regolamentare, introdurre qualche limitazione. Siamo soltanto all’inizio. Vorremmo fare una prova, nelle ore centrali della giornata. All’assessore Alfreider è stata consegnata solo una prima bozza. Molto importante sarà coinvolgere i consigli comunali, la popolazione. Ora inizieremo a prendere contatto con gli interessati lungo la strada: esercizi pubblici, ristoranti, alberghi, Devono essere coinvolti tutti, prima di presentare la proposta finale».

Il sindaco di Tires, Gernot Psenner, spiega invece: «Il progetto è nato anni fa, ancora prima della funivia. Vorremmo privilegiare il trasporto pubblico, chi va in bici, a piedi. Già ad aprile-maggio sulla strada per il passo Nigra cominciano i raduni delle Porsche, delle Ferrari. Anche 70-80 auto alla volta. Non è gente che va a camminare, nella natura. Passano e basta. Rumore, inquinamento, ma chi viene in vacanza qui cerca la pace». Idem accade da giugno, se non prima, con le moto. Nel corso di una rilevazione, l’11 agosto 2018, fra San Cipriano e passo Nigra si contarono 1.184 veicoli, fra König Laurin e il Nigra ben 1.257. La val di Tires ormai da decenni ha puntato sul turismo sostenibile e vorrebbe mantenerlo.

Il gruppo di lavoro è ristretto. Per Tires partecipano il sindaco e le consigliere comunali Svp Katharina Pircher e Michaela Navarini Gallmetzer; per Nova Levante il sindaco, il vice Reinhard Lunger, il consigliere comunale Svp Hannes Meraner, il direttore dell'azienda di soggiorno di Nova Levante e Carezza Egon Seehauser. In più, ne fa parte l’ingegner Winfried Theil di Bolzano, che collabora alla stesura tecnica del piano.

La chiusura al transito privato che si vorrebbe introdurre andrebbe dalle 10 alle 16, dal 1° luglio al 31 agosto. Le eccezioni da definire in dettaglio dovrebbero riguardare: bus; trattori e lavoratori agricoli; ospiti per più giorni, gestori di esercizi, fornitori; abitanti. La chiusura proposta sarebbe dal parcheggio Kaiserstein di Carezza, poco oltre il nuovo ristorante Franzin Alm, fino al parcheggio Runggun di Tires, poche centinaia di metri più in alto della stazione a valle della funivia. Nel concetto presentato ad Alfreider, si citano come contorni favorevoli: l’apertura della nuova funivia di Tires in servizio dalle 8.15 alle 17 e il recente potenziamento delle linee bus extraurbane 185 (Paolina-Tires-Bolzano) e 186 (passo Costalunga-passo Nigra-Tires).

I posti auto a disposizione dove lasciare l’auto saranno: 70 a passo Nigra, 120 a Runggun, 200 alla stazione a valle della funivia, 40 al Kaiserstein, più altri 360 al Paolina, dove il parcheggio verrà completamente rifatto nei prossimi mesi, rivoluzionando anche la viabilità di Carezza. Saranno previste azioni informative, cartellonistica, sensibilizzazione di turisti e popolazione. Ancora molti i punti da chiarire: quadro normativo, finanziamento, approvazione da parte di Consorzio dei Comuni e Provincia.













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