Pasti ai poveri, trasloco in piazza Verdi

Il Comune mette a disposizione della San Vincenzo l’ex distributore di benzina: struttura operativa in un paio di mesi


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «I lavori di sistemazione sono già cominciati e se andrà tutto bene a febbraio potremo concentrare nell’ex distributore di benzina di piazza Verdi una serie di servizi per senzatetto e immigrati che oggi sono distribuiti in diversi punti della città». Soddisfatti Roberto Santimaria, presidente della San Vincenzo di lingua italiana, Siegfried Holzer, presidente del sodalizio di lingua tedesca e Paul Tschigg, responsabile del servizio Vinzibus, perché dopo una serie di incontri con i rappresentanti della vecchia giunta comunale, la situazione si è sbloccata con l’arrivo in Municipio del commissario straordinario. Da tempo si parlava della necessità di trovare una sistemazione alternativa al “Vinzibus” - il camper posizionato davanti alla Stazione da dove ogni sera a turno Volontarius, San Vincenzo italiana e tedesca distribuiscono a immigrati e barboni un pasto caldo - per conciliare le proteste dei cittadini per il degrado del parco con l’esigenza di offrire un pasto caldo a chi non ha niente.

Alla fine di settembre si era valutata la possibilità di spostare la distribuzione dei pasti caldi al bar Terminal di via Perathoner, di proprietà del Comune e chiuso da tempo. Ma poi la giunta Spagnolli era caduta e tutto si era arenato.

«A dare un’accelerata è stata la vice commissario vicario Francesca De Carlini - spiega Tschigg - e alla fine hanno deciso di metterci a disposizione l’ex distributore di benzina di piazza Verdi. Per noi si tratta di un’ottima soluzione, perché ha il vantaggio di essere vicina alla stazione dove, in tutte le città del mondo, approdano i disperati, però è sufficientemente lontana dalle case di abitazione».

L’ex distributore, come l’intero edificio retrostante, per il suo valore storico architettonico è sotto tutela ed è di proprietà del Comune.

Da anni si parla di una sua possibile ridestinazione a bike station, una struttura molto diffusa nei paesi del nord Europa, interamente dedicata alle biciclette: parcheggio coperto e magari custodito nelle immediate vicinanze della stazione dei treni e delle corriere, officine meccaniche, noleggi, negozi di articoli per ciclisti.

Non se n’è fatto nulla: questa come altre idee sul possibile utilizzo dell’edificio sono rimaste sulla carta e così si è deciso di utilizzare la vecchia struttura con il tetto ad ala, per metterci oltre al servizio di distribuzione serale dei pasti caldi anche la distribuzione della colazione che attualmente viene fatta, sempre dai volontari della San Vincenzo, nel chiostro dei cappuccini; in piazza Verdi verranno consegnati anche abbigliamento e scarpe, cosa che attualmente viene fatto in via Renon, ma gli spazi sono insufficienti; la sezione italiana dell’associazione di beneficienza sposterà lì la consegna settimanale dei sacchetti di alimenti che attualmente viene fatta ai Piani, nella zona dei Magazzini generali.

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