BOLZANO

Patto Pd-Svp a Bolzano, sigillo del ministro Boschi

Oggi farà tappa in città per raffozare l’asse con Roma: «Competenze salve». Ieri a Trento cena con Kompatscher


di Francesca Gonzato


BOLZANO/TRENTO. L’Autonomia speciale è al sicuro con la riforma costituzionale: è questo il messaggio che il ministro Maria Elena Boschi sta lanciando nella sua tappa di due giorni in regione. Il ministro per le Riforme costituzionali sarà oggi a Bolzano, dopo la giornata trascorsa ieri a Trento. Ieri sera cena privata con il presidente provinciale Arno Kompatscher, il sottosegretario Gianclaudio Bressa e pochi altri invitati.

Il governo punta ad avere i presidenti provinciali Ugo Rossi e Kompatscher dalla propria parte nella campagna per il «sì» al referendum sulla Costituzione (si ipotizza la data del 2 ottobre). I governatori chiedono una nuova versione «al rialzo» del patto siglato tra governo, Bolzano e Trento. Sono questi i fili che corrono al di sotto della maratona di incontri in regione di Maria Elena Boschi, accolta ieri con una platea esaurita al Festival dell’Economia. Poi incontro, sempre ieri, con la giunta provinciale trentina e con i comitati del sì del Pd.

La riforma costituzionale, da poco approvata dal Parlamento, non mette a rischio l’autonomia, assicura Maria Elena Boschi: «Anzi, è una riforma che salvaguarda le specialità, come il Trentino Alto Adige. Soprattutto, la riforma prevede un percorso condiviso di applicazione della riforma per le regioni a Statuto speciale, quindi una intesa tra Stato e Regioni autonome».

OGGI A BOLZANO. Il ministro Boschi parteciperà questa mattina alle ore 11 alla assemblea di Assoimprenditori (hotel Sheraton). Nel pomeriggio è previsto un evento dei comitati del Pd per il « sì» alla riforma e un incontro con Kompatscher e la giunta provinciale. Seguirà una conferenza stampa con Kompatscher, Bressa, i capigruppo parlamentari della Svp Karl Zeller e Daniel Alfreider: in questa occasione si farà il punto sui risultati dell’accordo con il governo, che ha definito i nuovi rapporti finanziari e garantito un ulteriore pacchetto di norme di attuazione. La visita del ministro arriva nel pieno delle trattative sulla formazione della nuova giunta comunale del sindaco Renzo Caramaschi. La Svp cittadina si è caratterizzata per la vigorosa campagna a favore della apertura al centrodestra. L’opzione sembra ormai tramontata, ma i vertici provinciali con l’evento di oggi intendono lanciare un segnale: l’accordo con il Pd è ancora strategico. Per dirla con Alfreider, «c’è un disegno complessivo a favore della autonomia, che pesa più dei nostri comportamenti singoli. Appartengo anch’io all’ala economica, ma so pesare i pro e i contro dell’accordo con Roma». Quell’accordo va però aggiornato, è il messaggio lanciato ieri da Rossi, cui dovrebbe fare eco oggi Kompatscher. «La riforma costituzionale dovrà essere attuata in Trentino Alto Adige. Serve rinnovare l’accordo politico che ha portato tanti risultati positivi», sottolinea Rossi. Viene chiesto di aggiornare il patto inserendovi, tra l’altro, la previsione di nuove norme di attuazione. Obiettivo, l’«autonomia integrale».

IERI A TRENTO. «Al referendum di ottobre non si decide il destino personale di qualcuno, il mio o quello di Renzi. Si decide il futuro dell’Italia». Maria Elena Boschi lo ha detto dal palco dell’auditorium, nella sua prima apparizione al Festival dell’economia di Trento, dov’è arrivata ieri per convincere che la riforma costituzionale serve al Paese. È passato in fondo solo un anno e mezzo da quel suo «non è il momento per proporlo ma sarei favorevole all’abolizione delle Regioni a statuto speciale», pronunciato alla Leopolda renziana. Sollevò una bufera e la ministra delle Riforme fece un rapido dietrofront. Oggi chiede anche alle autonomie di essere in campo a sostegno della riforma. «Non possiamo essere tiepidi», avverte, «questa è una riforma che supera il bicameralismo perfetto, garantisce stabilità di governo e leggi in tempi certi. Ma è anche una riforma in cui abbiamo confermato le autonomie speciali, una scelta non scontata, e che introduce un regionalismo cooperativo e differenziato».

 













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