APPIANO. Far eleggere almeno due consiglieri per essere rappresentati (come italiani) in giunta: questo è l'obiettivo del Pd di Appiano che, se dovesse riuscire nell'intento, potrebbe ambire ad un posto da vicesindaco. «Il rischio, in caso contrario, - ammette l'assessore italiano uscente e capolista Massimo Cleva - è che il gruppo italiano non venga rappresentato e quindi non partecipi alle scelte del paese. Il tutto non è affatto scontato, perché i consiglieri saranno ridotti da 30 a 27 e la frammentazione o l'astensionismo potrebbero giocarci un brutto scherzo». Un'operazione, quest'ultima, che sarebbe stata più facile presentando una lista civica unica del gruppo di minoranza etnica, come richiesto dalle stesse associazioni, ma il Pd ha preferito inserire alcuni candidati indipendenti nelle proprie file, correndo il rischio di una dispersione del voto.

La lista. «Siamo riusciti a presentare una buona lista con persone presenti sul territorio nelle associazioni, giovani che vogliono partecipare alle scelte politiche del Comune e persone di esperienza che vogliono dare il loro contributo. Un partito italiano ad Appiano con 20 candidati non si era mai visto e siamo l’unica lista in grado di coagulare il voto».

Gli avversari. Cleva non lesina critiche a Lega Pro-Eppan. «Gli altri due partiti con candidati italiani, Lega e Pro Eppan, due a testa, hanno fatto solo operazioni di facciata candidando la prima un cittadino di Mezzocorona che non abita ad Appiano e la seconda persone estranee ai principi delle liste interetniche e di matrice ecosociale».

Il programma. È incentrato sulla ricerca di politiche volte a ridurre le differenze sociali nel Comune. Si mira alla realizzazione di un Centro giovanile unico, ad un maggiore sostegno alle associazioni sportive e culturali, al completo bilinguismo nella toponomastica pubblica, ad una maggiore attenzione alla sicurezza dei cittadini con l’impegno a garantire la presenza permanente dei Carabinieri ad Appiano e l’installazione di videocamere nelle zone sensibili del paese, il coinvolgimento della cittadinanza attraverso referendum e/o assemblee pubbliche nelle grandi scelte che coinvolgono l’urbanistica e l’ambiente (area ex caserme mercanti e Vineum), il potenziamento del s Citybus e lo snellimento delle pratiche burocratiche per le start-up giovanili.

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