BOLZANO. Primarie si, primarie no. La segreteria del Pd si riunirà questa sera e il tema sarà questo: accogliere la proposta di Roberto Bizzo di convocare le primarie per la scelta del candidato sindaco di Bolzano? Bizzo consegnerà le circa 470 firme raccolte nei giorni scorsi sui moduli con simbolo del Pd che chiedono le primarie (non specificato se di partito o di coalizione) e indicano la candidatura dello stesso Bizzo. La maggioranza del Pd ha tenuto ieri sera una riunione preparatoria. Molti nella maggioranza continuano a sostenere le ragioni del «no», accusando Bizzo e il suo gruppo di avere firmato una azione fuori tempo massimo, che mira a spaccare il partito e danneggiare Luigi Spagnolli, pronto a candidarsi per il terzo mandato. Sempre nella maggioranza c’è però chi ritiene difficile negare le primarie, pur criticando il metodo di Bizzo. Alle obiezioni, il vicepresidente del consiglio provinciale replica così: «Perché non possiamo discutere se è opportuno o meno ricandidare Spagnolli? Perché non è possibile offrire una alternativa? Facciamo allora un gioco: mi si dicano cinque opere pubbliche realizzate dalla amministrazione Spagnolli in questi cinque anni. Cinque opere sue, non progetti avviati in anni precedenti e conclusi». Prosegue il duello a distanza con il sindaco, che si esprime così su Bizzo: «È vice presidente del consiglio provinciale, membro della commissione dei 6 e dei 12, che non è poco, anche se nessuno sa cosa ci faccia, né il partito né i lettori dei giornali». La campagna elettorale per le comunali si è vivacizzata con guerra nel Pd e la candidatura a sindaco di Angelo Gennaccaro con la sua lista civica «Io sto con Bolzano». Guido Margheri (Sel) interviene gelido sulle novità: «Tutti questi aspiranti sindaci e assessori come la pensano sulle cose fondamentali che devono essere decise nei prossimi giorni, come la fusione Sel-Aew, il progetto Benko e l’areale ferroviario? E sui rapporti finanziari con la Provincia e sui diritti civili? Servono candidati sindaco, non delle figurine capaci solo di tagliare nastri». Gennaccaro parteciperebbe alle primarie di coalizione? Questa la sua risposta: «Quale coalizione? Sui progetti veri, da via Alto Adige all’energia, si sta andando tutti in ordine sparso. Non c’è una coalizione». (fr.g.)

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