Pd: coalizione a pezzi e rebus primarie

E intanto ieri Bizzo, l’aspirante sindaco, ha presentato il programma. Domani riunione decisiva dell’assemblea provinciale


sdi Antonella Mattioli


BOLZANO. «Siamo sicuri che servano le primarie di coalizione? Con "alleati" che si sono appena smarcati dalla maggioranza e che devono sopravvivere». Il tweet di Antonio Frena, ex segretario del Pd, fotografa la realtà che è quella di una maggioranza comunale ormai in frantumi. La conferma, semmai ce ne fosse bisogno, ieri: mentre a palazzo Widmann il presidente della Provincia Arno Kompatscher siglava assieme al sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e di Merano Günther Januth la storica fusione tra Aew e Sel, il presidente del consiglio comunale Guido Margheri (Sel) manifestava contro quella che è considerata una svolta epocale nel settore dell’energia; l’assessore Luigi Gallo (Rifondazione comunista) invece era nel parco della Stazione assieme a Wally Rungger (consigliere verde) dove i consiglieri del Movimento cinque stelle contestavano l’operazione megastore di Benko. Pur non condividendo le scelte più importanti in materia di energia appunto e urbanistica, Sel e Verdi dicono di sentirsi ancora parte di questa maggioranza e chiedono al Pd le primarie di coalizione.

Gli alleati. «La fusione - dice Margheri - non era negli accordi di maggioranza. Per il resto noi chiediamo le primarie, perché dobbiamo parlare di programmi a meno che qualcuno non voglia consegnare subito le chiavi del Comune a palazzo Widmann». Insiste sulle primarie anche Rungger: «Dovendo scegliere tra Spagnolli e Bizzo, io sto col primo, ma tra alleati dobbiamo parlarci ».

Una domanda che rafforza la richiesta di primarie, supportata da 500 firme, di Roberto Bizzo, vicepresidente del consiglio provinciale, che ieri giocando d’anticipo ha presentato il suo programma come candidato sindaco. Il documento è diviso tra sette punti politici e 110 proposte programmatiche che puntano al rilancio del capolouogo. Bizzo non critica l’attuale giunta che dice “ha operato bene”, quello che manca è la “capacità di sognare in grande”per valorizzare le potenzialità che Bolzano ha in sè.

Oggi pomeriggio si riunirà la segreteria del partito e domani sera l’assemblea provinciale sarà chiamata a decidere: in ballo ci sono oltre alle primarie, la deroga allo statuto per consentire a Spagnolli di correre per il terzo mandato consecutivo. Difficile che il Pd di Renzi che ha fatto delle primarie una bandiera, possa dire di no, ma d’altra parte gran parte del partito non vuole il confronto Spagnolli-Bizzo. Anche perché il sindaco uscente si è detto favorevole alle primarie di coalizione, ma al suo partito ha posto come condizione di essere l’unico candidato del partito.

Il nuovo look. Roberto Bizzo, 60 anni portati bene e festeggiati il 20 febbraio con una sciata in Val di Fassa assieme alla figlia, ha presentato il suo programma nella sede del Pd di piazza Domenicani. Abbandonata la cravatta verde e blu, portafortuna delle elezioni provinciali del 2013, il nuovo look dell’aspirante sindaco - camicia bianca senza cravatta - ricorda un po’ Renzi e un po’ il premier greco Tsipras. Ad ascoltare i contenuti di «Bolzano 2020» c’erano Mauro Randi, assessore e presidente dell’assemblea del Pd, Rosalba Leuzzi della segreteria, Miriam Canestrini consigliere comunale e Gastone Musner, segretario del circolo di Oltrisarco. «Non capisco - commentava Bizzo - di cosa abbiano paura. Io dico facciamo le primarie: se vince Gigi, sarò io il primo a sostenerlo ma se non si fanno, si tradirà il nostro elettorato. Dopo 10 anni credo sia giusto ci sia un confronto: non si può riproporre un governo fotocopia. Il mondo rispetto al 2005 è cambiato radicalmente. E comunque in base al nostro regolamento le primarie vanno fatte, decidere il contrario sarebbe uno strappo alla regola che difficilmente sarà compreso all’esterno. Mi accusano di volere solo poltrone? Se è per questo ne ho già abbastanza».

Ma quali sarebbero gli alleati di Bizzo?

«La mia proposta è di riunire una coalizione ampia che coinvolga tutti quelli che vogliono che Bolzano diventi il motore della ripresa».

E il rapporto con la Svp?

«Le alleanze devono essere uno strumento, non l’obiettivo. Quindi noi facciamo il nostro programma, la Svp il suo, poi decideremo se andare uniti fin dal primo turno».

GUARDA IL VIDEO

E COMMENTA

WWW.ALTOADIGE.IT













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità