Pd, il rebus è la deroga a Spagnolli

Vertici del Pd riuniti ieri, si profila un «patto» con Bizzo: sì alle primarie in cambio del superamento del limite dei mandati



BOLZANO. È durata fino alla tarda serata di ieri la seduta della segreteria del Pd dedicata alle fibrillazioni delle ultime giornate sulle elezioni comunali. La riunione è stata aperta con il tema delle deroghe al limite dei mandati. «Porteremo le richieste al voto della assemblea provinciale e mi sembra che ci sia un consenso generale», ha riferito durante una pausa la segretaria Liliana Di Fede. Che la partenza sia stata dedicata alle deroghe non è un caso. Decidere se fare o no le primarie è solo uno dei corni del problema che travolge il Pd a soli tre mesi dalle elezioni. L’incognita ha occupato la giornata di ieri si chiama «deroga al limite dei due mandati» per il sindaco Luigi Spagnolli. Deroga e primarie. Due problemi. Due necessità espresse rispettivamente dall’una e dall’altra corrente che intrecciano le lame nel Pd. Spagnolli e la maggioranza che lo sostiene hanno bisogno che la assemblea provinciale voti la deroga al limite dei mandati previsto dallo statuto del Pd. Deroga necessaria anche, tra gli altri, alla assessora Chiara Pasquali per ricandidarsi. Roberto Bizzo e il suo gruppo di minoranza (ma minoranza per pochi voti) vuole che il Pd organizzi primarie di partito o di coalizione con lo stesso Bizzo candidato sindaco. I due temi si sono intrecciati ieri nella riunione della segreteria, cementandosi. Si può dire che potrebbero diventare oggetto di un patto reciproco, secondo quanto trapelato in serata. Primarie in cambio della deroga. Il fine settimana, con le oltre 470 firme raccolte da Bizzo, ha progressivamente spento gli ardori di chi nella maggioranza giurava «primarie mai, non cederemo alla provocazione». La necessità di ottenere la deroga ha fatto il resto. È la assemblea provinciale con maggioranza dei tre quinti che deve approvare la deroga. La maggioranza sulla carta ha quei voti, ma di stretta misura e non si possono escludere assenze nella assemblea di lunedì prossimo. Troppo rischioso andare alla conta con il gruppo di Bizzo: questo il clima ieri prima della segreteria. E Bizzo conferma che con il sì alle primarie cadrebbe ogni ostacolo. «Se si fanno le primarie, non c’è alcun problema di deroga, perché la parola spetterà ai cittadini. Certo che la assemblea dovrebbe votare, ma verrebbe meno ogni problema politico, perché chiediamo solo di dare ai bolzanini la possibilità di scegliere il candidato sindaco. E per me va benissimo fare le primarie di coalizione». Ma primarie come? Non si vogliono rivedere le code di stranieri che si sono manifestate alle primarie per il candidato segretario del Pd altoatesino. La soluzione potrebbe essere primarie aperte sì, ma solo ai cittadini con diritto di voto. Nella infografica a lato proponiamo una mappa, naturalmente parziale, della galassia del Pd, in particolare cittadino, con i vertici, gli eletti, i segretari di circolo e il candidato di riferimento.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità