BOLZANO. Primarie Pd, a fianco di Andrea Orlando si sono schierate una cinquantina persone. A tirare le fila del comitato locale per il ministro della Giustizia c’è Mauro De Pascalis, avvocato ed ex consigliere comunale, che presenta la prima lista di 44 nomi, «ma arriveremo oltre i cento», e rivendica «nel comitato ci sono molte persone del partito, ma cerchiamo di puntare soprattutto su chi non fa attività politica, per avvicinare persone nuove». Orlando sfiderà Matteo Renzi e Michele Emiliano (comitato locale di Claudio Volanti) alle primarie del 30 aprile per diventare segretario nazionale del Pd.

IL GRUPPO ORLANDO. Tra i sostenitori altoatesini di Orlando si trovano molti esponenti della sinistra Pd, come Luisa Gnecchi, Christian Tommasini, Franca Berti, Chiara Pasquali, Peter Calò e Primo Schönsberg,ma De Pascalis ribadisce: «Non vogliamo fare la sinistra di Renzi. L’idea di Orlando è diversa: dopo la sconfitta al referendm del 4 dicembre bisogna ripensare il centrosinistra. Se vinciamo nei quartieri bene delle città e non nelle periferie, a Bolzano come nel resto d’Italia, se i giovani non ci seguono, qualcosa è stato sbagliato. O no?». Così De Pascalis sulla guerra nel Pd locale: «Sulla toponomastica siamo al punto di non ritorno. È un errore fatale, quello di Bizzo, di associare il disagio degli italiani al nome dei prati in Val di Vizze. Quella norma serve per mettere un punto ad anni di discussioni. All’inizio non ero convinto, ma il testo finale va bene». Questo l’elenco dei primi aderenti al comitato per Orlando: Franca Berti, Monica Franzoi (insegnante), Cristina Endrizzi (insegnante), Loredana Rossetti (impiegata), Paolo Sticcotti (studente), Chiara Pasquali, Luca Pasqual (musicista), Monica Bancaro, Fabrizio Oliver, Peter Calò, Primo Schönsberg, Sergio Bonagura, Roberto Pernici, Odino Bisinella, Cicci Maragno, Dolores Dariz, Christian Tommasini, Alessandra Tomasi, Renato Zanieri (ex funzionario Cgil), Sabine Mayer (Museo ebraico), Enrica Scanzoni, Antonio Frena, Pierluigi Solfrini, Andrea Grata, Mauro Scrinzi, Luisa Gnecchi, Maria Cascone, Claudio Valerio (operatore sociale), Francesca Coller (infermiera), Nicola Catalano (patronato Cgil), Savino Sacchitelli, Cristina Alberti (fotografa), Stefano Dal Farra (impiegato), Andrea Felis, Luciano Stevanella, Arrigo Baldo, Gabriella Cuccato, Carlo Azzolini (architetto), Guido Paradiso, Carla Zandanel, Marco Gasca Queirazza, Claudio Polo, Giulio Righele, Andrea Bonatta.

L’APPELLO DI CORRARATI. Claudio Corrarati (presidente della Cna) ha aderito al Comitato per Renzi (coordinato da Carlo Costa), «una scelta quasi automatica, dopo il mio impegno nel comitato per il sì al referendum costituzionale». E proprio seguendo quel filo, Corrarati (non iscritto al partito) lancia un appello-avvertimento: «Vedo un Pd molto preso da diatribe interne e dalla campagna elettorale per le primarie,ma fuori da quelle quattro pareti, ci sono i problemi di sempre. Pensiamo al nostro Alto Adige: l’economia continua a segnalare la difficoltà di trovare giovani con una buona conoscenza della seconda lingua. A volte sono deboli addirittura nella madrelingua. Da mesi litighiamo sui nomi dei cartelli, ma questa provincia non riesce ancora a garantire un bilinguismo attivo. E poi c’è il welfare che pesa troppo sul bilancio provinciale, i problemi delle imprese e delle famiglie. Stiamo attenti, dico al Pd, di non scollegarsi del tutto dalla realtà». (fr.g.)

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