Pd-Svp accordo a un passo ma Bizzo resterà fuori

Gruppi di lavoro in sintonia, con qualche nodo sulla scuola: oggi il vertice


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Alleanza tra Svp e Pd, traguardo in vista. I gruppi di lavoro hanno terminato ieri l’analisi delle rispettive proposte su scuola, autonomia e rapporti Comuni-Provincia. Ogni tavolo ha preparato un documento, da presentare oggi alla seduta plenaria delle delegazioni Svp e Pd per la costituzione della giunta Kompatscher.

La notizia importante di ieri è che presenterà una bozza anche il gruppo sulla scuola, dove sui metodi per il plurilinguismo si sono registrate le maggiori distanze. «Abbiamo lavorato molto bene. C’è un documento», conferma Martha Stocker, reduce da tre giorni di trattative. Ciò non significa necessariamente che il Pd riuscirà a inserire nel programma il riconoscimento ufficiale del metodo veicolare (Clil) in tutte le scuole superiori, ma ieri sono arrivate aperture e una impostazione (di compromesso) che potrebbe piacere a tutti. Nei due partiti vige la regola del riserbo e della prudenza scaramantica, ma l’accordo per Palazzo Widmann è avviato sui binari giusti.

Trovato l’accordo sul programma, la scaletta che si è dato Arno Kompatscher prevede che la settimana prossima si entri nel vivo delle trattative sulla composizione della giunta. E per Roberto Bizzo non ci saranno buone notizie.

Gli esclusi. La vittoria di Matteo Renzi, neo segretario del Pd, non porterà fortuna al renziano Bizzo. Se ci sarà un solo assessore del Pd, questo sarà Christian Tommasini. Numerosi gli indizi. Nonostante i pareri giuridici proposti dallo stesso Bizzo, la Svp non intende forzare lo Statuto prevedendo due assessori italiani in una giunta a nove. «La matematica non è una opinione», ha ribadito ieri Kompatscher alla Tageszeitung. Con cinque italiani in consiglio provinciale ci sarà spazio solo per un assessore. Formalmente la richiesta del Pd è di due assessori, ma la trattativa su questo tema non è ancora iniziata. Più passano i giorni, più si spengono le chance di fare cambiare idea alla Svp. «La settimana prossima Kompatscher vuole chiudere tutto: a quel punto verrà detto “non vorremo sforare i tempi per litigare sulle poltrone?», è l’analisi impietosa di chi considera già escluso Bizzo. Pur essendo dalla parte dei vincitori alle primarie, Bizzo è stretto a tenaglia negli attuali assetti di potere del Pd. Chi può decidere, non farà alcuna battaglia per il renziano. I suoi sostenitori tacciono. Per le ragioni di sopra, è ormai escluso anche che Bizzo possa scavalcare Tommasini, primo nelle preferenze. A scanso di equivoci, Kompatscher e l’Obmann Richard Theiner avvertono: «Non ci intromettiamo nelle questioni del Pd». A Bizzo si tenterà di garantire l’assessorato regionale, Pd trentino permettendo. Senza Bizzo si dovrebbe passare a una giunta a otto (con Thomas Widmann) o sette (senza): qui il rebus è tutto per Kompatscher.

La scuola. Le trattatative sulla scuola sono orientate alla spinta istituzionale (anche con struttura provinciale ad hoc) verso gli scambi tra scuole dei due gruppi linguistici, dalle semplici gite, all’anno scolastico trascorso in altro istituto. Mentre resta aperto il punto sul Clil, c’è consenso sulla richiesta allo Stato di competenza primaria sulla scuola. Il gruppo sui Comuni presenterà un documento sulla gestione dell’energia, il ruolo di Bolzano e il trasferimento di poteri da Provincia a Comuni.

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