Pdl: Biancofiore, pronti a uscire per amore di Berlusconi
"Solo un reset completo del partito da parte di Berlusconi, potrebbe evitare che i tre quarti del Pdl a livello nazionale, che non sopportano più questa dirigenza, lo abbandonino"
BOLZANO. "Solo un reset completo del partito da parte di Berlusconi, potrebbe evitare che i tre quarti del Pdl a livello nazionale, che non sopportano più questa dirigenza, lo abbandonino". Lo ha affermato la deputata e co-coordinatrice del Pdl altoatesino, Michaela Biancofiore, riferendo che anche il suo gruppo, in ambito locale, potrebbe aderire ad un nuovo movimento nazionale, comunque federato al Pdl, che verrebbe fondato "per amore di Berlusconi". Il gruppo che fa capo a Biancofiore si è riunito a Bolzano, esprimendo forti malumori per la situazione del partito ed ha rinviato la decisione definitiva sulla permanenza nel Pdl al 31 maggio, dopo i ballottaggi delle amministrative.
In Alto Adige, ha spiegato Biancofiore, la "goccia che ha fatto traboccare il vaso" è stata l'elezione alla presidenza provinciale di Mauro Minniti, che a livello nazionale fa capo a Gasparri, pure aspramente criticato dalla deputata. Ma il disagio ha ragioni più ampie. "Ciò che non va nel Pdl - ha detto la deputata, indicando i coordinatori La Russa e Verdini - sono i dirigenti nazionali che lo gestiscono in modo assolutistico facendone il partito delle fazioni".