Pediatra senza stipendio: «Sono regole nazionali»

Stocker replica ai genitori di Brunico che protestano a sostegno del dottor Mair «Li comprendo, ma l’Asl deve muoversi all’interno delle normative statali»


di Marco Pellizzari


BRUNICO. «Nessun dipendente pubblico e nessun libero professionista che lavora in convenzione con la pubblica amministrazione può guadagnare più di 240mila euro l'anno. Si tratta del tetto massimo fissato per legge ed equiparato alla retribuzione assegnata alla prima carica dello Stato, ovvero il Presidente della Repubblica». In un comunicato, la Provincia risponde così ai genitori di Brunico riunitisi nel gruppo Facebook “Tutti insieme per il Dott. Mair Ewald, il migliore pediatra mai conosciuto” in sostegno al medico che ha chiuso l’ambulatorio per il mese di marzo, dopo, si ascolta alla segreteria telefonica dell’ambulatorio di Mair, «ripetute interruzioni del pagamento dello stipendio da parte dell'Azienda sanitaria».

«Questa misura - riprende il comunicato della Provincia riferendosi al tetto dei 240 mila euro e riassumendo la vicenda relativa al dottor Ewald Mair - tocca da vicino anche l'Alto Adige, in maniera particolare per quanto riguarda un caso salito agli onori della cronaca, quello di un pediatra di Brunico che ha deciso di chiudere per un periodo il proprio ambulatorio in quanto, una volta superato il tetto massimo di guadagno, gli era stato "bloccato" lo stipendio. Molte famiglie hanno protestato, e l'assessore alla sanità Martha Stocker ha incontrato i pediatri del Comprensorio, sottolineando di avere "comprensione per le lamentele, tenuto conto che si tratta di un medico molto apprezzato", ma ribadendo che "l'Azienda sanitaria è costretta a muoversi all'interno della cornice giuridica rappresentata dalle normative statali"».

Sono state due le iniziative di legge portate in consiglio, entrambe bocciate dallo Stato. «Abbiamo aperto una trattativa con Roma per cercare di trovare una soluzione in grado di tenere conto della diversa situazione dei liberi professionisti - aggiunge Stocker - ma si tratta di una situazione molto complessa dal punto di vista giuridico, anche perché a livello nazionale non si tiene conto delle specificità di alcune Regioni. Dopo la bocciatura delle iniziative di legge, come Provincia abbiamo comunque cercato di fare qualcosa prevedendo degli incentivi a favore dei pediatri liberi professionisti che acquistano attrezzature e apparecchi medici. Riteniamo infatti che per medici di base e pediatri, il pilastro principale di un sistema funzionante passi proprio per la garanzia di un'assistenza il più possibile capillare sul territorio».

Oggi, i genitori a sostegno del dottor Mair organizzano a Brunico un ritrovo in piazza Gilm alle 9, con corteo verso il Parco Tschurtschenthaler, dove informeranno la popolazione sulla situazione.













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