Pedofilia on line: arrestati due fratelli bolzanini, 7 denunce

Dopo varie perquisizioni effettuate nelle province di Bolzano, Verona, Torino, Livorno e Milano, la Polizia Postale di Venezia ha individuato e denunciato sette sospetti pedofili online



VENEZIA.  Dopo varie perquisizioni effettuate nelle province di Bolzano, Verona, Torino, Livorno e Milano, la Polizia Postale di Venezia ha individuato e denunciato sette sospetti pedofili online.

Due di questi, Andreas e Helmuth Wurz, fratelli bolzanini di 41  e 47 anni, che peraltro avevano anche precedenti penali per violenze su minori, sono stati arrestati poiché colti in flagrante detenzione di materiale pedopornografico.

I sette sono stati sorpresi a navigare nella rete alla ricerca di ''negozi'' dove comprare video e foto.

E con il file-sharing diffondevano nel web, dal pc di casa, quanto avevano memorizzato e archiviato. Le immagini e i filmati venivano acquistati ad un prezzo variabile, a seconda della quantità e qualità del materiale richiesto, all'interno di siti esteri.

Alcuni di questi, anche se oscurati ricomparivano con diverse credenziali di accesso. Dei sette denunciati, due sono stati arrestati perché colti in flagrante detenzione di ingenti quantità di materiale pedopornografico.

Si tratta di due fratelli di 41 e 47 anni, residenti a Caldaro, con precedenti penali per violenze su minori. Le perquisizioni in provincia di Torino hanno invece interessato un assicuratore di 69 anni, sposato con figli, e un rappresentante di commercio di 43 anni.

In provincia di Livorno, a finire nel mirino degli investigatori è stato un commerciante, già noto alle forze dell'ordine per reati legati al traffico di stupefacenti. All'uomo sono stati sequestrati nella circostanza alcuni grammi di hashish e marijuana nascosti nell'abitazione.

Le indagini condotte dalla Polizia Postale del Veneto, diretta da Ciro Pellone, hanno preso le mosse grazie anche alle segnalazioni di alcuni cittadini, tra cui un mestrino che ha indicato di aver involontariamente scaricato un video pedofilo con un programma di file sharing, tradito dal titolo.

I poliziotti hanno scoperto delle connessioni telefoniche alla rete internet attraverso le quali erano stati effettuati o tentati degli acquisti di foto e video pedopornografici, che ritraevano minori anche di tenera età. Il materiale informatico veniva poi ulteriormente divulgato in internet tramite i comuni programmi di file sharing.













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