Pedron: «Preferisco la montagna, addio a elezioni e politica»

Il vicesindaco Pd è il grande assente di questa tornata «Delusioni? La funivia, il Citylogistic e le biciclette e nolo»


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Gianlorenzo Pedron, avvocato brissinese di 51 anni, non si pente della scelta fatta. Dopo 10 anni di politica attiva come assessore e vicesindaco, Pedron ha deciso di dire basta, di non ricandidarsi nelle fila del Pd e di dedicarsi a tempo pieno alla famiglia, al lavoro e agli hobby, primi tra tutti scialpinismo e arrampicate in montagna, passioni scoperte da poco.

Sicuro della scelta fatta?

Sicurissimo. La scelta di lasciare la politica attiva è maturata nel tempo, in pieno accordo con il Pd, perché di fatto l'attività di amministratore comunale è spesso inconciliabile con l'attività di libero professionista che ho scelto e mi appassiona.

Quando è entrato in politica?

Nel 1995 sono stato eletto consigliere comunale dei Popolari ed ho fatto la mia prima legislatura. Dal 2000 al 2005 sono stato fermo, ma poi dal 2005 al 2015 sono stato sempre in giunta, prima come assessore e poi dal 2007 come vicesindaco.

Bilancio di questi anni?

È stata un'esperienza positiva, e lo è stato anche per il fatto di aver ricevuto deleghe trasversali ai gruppi linguistici, e cioè mobilità, polizia municipale e nei primi anni anche asilo nido; cosa che prima non accadeva visto che italiani ricevevano solo deleghe legate al proprio gruppo linguistico. Il fatto di ricevere deleghe riguardanti tutti i cittadini mi ha facilitato in quello che ritenevo fosse il mio compito: essere il vicesindaco di tutti e non un sindaco di serie B del gruppo italiano.

Momenti difficili in giunta? Dal 2005 al 2010 la Svp aveva la maggioranza assoluta in consiglio e quindi devo dire che non è stato facile. Poi dal 2010, conoscendoci meglio e perdendo la Svp la maggioranza, è nata una vera collaborazione, basata sempre sul dialogo ma a volte anche sugli scontri politici, come per ottenere la revisione del regolamento per l'edilizia agevolata, per il campo da calcio per la società italiana Usd, per la funivia.

Soddisfazioni personali?

Ne ho avute molte, ma tra queste sicuramente aver concretizzato progetti e provvedimenti importanti. Ad esempio l'apertura della tangenziale, il divieto del traffico pesante sulla Statale 12, provvedimenti legati alla sicurezza come la videosorveglianza, la regolamentazione dell'accattonaggio, l'ordinanza anti alcol per i minorenni, e poi ancora la ristrutturazione del polo scolastico Manzoni evitando un trasferimento e una ghettizzazione in via Roncato, lo spostamento dei tralicci che inizierà a breve ad Albes e Sarnes.

Delusioni e progetti saltati?

Mi è dispiaciuto non riuscire ad organizzare un progetto di guida sicura a Vadena per neopatentati brissinesi, e poi non siamo riusciti a concretizzare progetti come la CityLogistic per il trasporto delle merci in centro, la bretella sud, e la funiva. E sul progetto funivia non posso non esprimere la mia delusione per l'aver preso atto che molti brissinesi di lingua italiana sono poco attaccati alla montagna di casa e considerano il progetto di rilancio vantaggioso solo per il gruppo linguistico tedesco. Un fallimento, poi, c'è stato ed è quello del progetto di bici a noleggio che non ci costa nulla ma non è mai decollato.

Elezioni comunali. La Svp arriverà al ballottaggio? E con chi?

Salvo grosse sorprese, non penso che la Svp arrivi al 50% più 1; quindi dovrebbe esserci un ballottaggio e i tre antagonisti di Peter Brunner sono Pd, Freiheitlichen e Ecosociali, ed è tutto possibile. Il Pd ha grosse chanche visto che è trainato da un simbolo forte ed ha ben 41 candidati, ma nei Freiheitlichen c'è Blaas che potrebbe trascinare il partito e gli Ecosociali di Elda Letrari possono avere un buon risultato a patto che non ci si metta di mezzo Demos. Vedremo. Penso che in ogni caso, la futura giunta dovrebbe essere Svp-Pd. Ma dipende dai numeri”.

Cosa farà adesso?

Mi dedicherò alla famiglia, molto felice della mia scelta di lasciare la politica attiva, e al lavoro. A breve aprirò un nuovo studio nel palazzo Syncom in zona industriale, e quindi mi dedicherò al 100% al lavoro. Resto comunque vicino al Pd e al Circolo.

E la sua passione per la montagna?

Sì, in quest'ultimo periodo ho praticato lo scialpinismo, e grazie agli esperti del Cai ho vissuto belle esperienze in montagna. Momenti belli che intendo rivivere.













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