sanità 

Per i percorsi di nascita via libera al nuovo piano

BOLZANO. Entra nella fase attuativa il nuovo modello del percorso nascita. Il gruppo di progetto ha presentato il modello di assistenza per le nascite a basso rischio che entra nella fase di...



BOLZANO. Entra nella fase attuativa il nuovo modello del percorso nascita. Il gruppo di progetto ha presentato il modello di assistenza per le nascite a basso rischio che entra nella fase di realizzazione pratica. Da una ricerca condotta nel 2015 è emerso che l’assistenza al parto in Alto Adige viene organizzata in maniera molto diversificata. Sulla base di questi dati un gruppo di lavoro, composto da ginecologi, ostetriche, pediatri, anestesisti e infermieri, è stato incaricato di elaborare le linee guida su quali indagini debbano essere effettuate in gravidanza e su come debba essere articolata l’assistenza prima, durante e sino a dodici mesi dopo la gravidanza. A questo proposito è stato organizzato nei giorni scorsi, nel cortile interno di Palazzo Widmann, un apposito convegno al quale ha preso parte anche l’assessore provinciale, Martha Stocker, che ha sottolineato l’importanza di un percorso nascita unificato a livello provinciale "allo scopo di garantire l’elevato standard qualitativo esistente a livello provinciale che assicuri e rispetti le esigenze individuali della donna e del neonato". Nel corso del convegno il rappresentante del Ministero, Gianfranco Iorizzo, ha confermato che le misure previste a livello provinciale nel caso di nascite a basso rischio sono in linea con le direttive statali, hanno un approccio innovativo e rispettoso delle esigenze della donna e del nascituro e quindi possono passare alla fase di attuazione. Uno dei principali risultati emersi dall’attività del gruppo di lavoro è che ciò che è necessario deve naturalmente continuare ad essere fatto nell’ambito ospedaliero, mentre ciò che è "possibile" dovrebbe essere delegato a distretti e livello domiciliare. Nel caso di nascite a basso rischio dovrebbero esser create presso gli ospedali, dotati di punti nascita, sale parto gestite dalle ostetriche. Vi è la presenza di tutte le altre figure professionali specialistiche prescritte - ginecologi, pediatri, anestesisti - che però intervengono solo in caso di necessità.













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