«Per il governatore solo tre mandati»

Kompatscher ha fissato i sei obiettivi per i primi 100 giorni: bilancio da rifare, taglio delle auto blu e pensioni da adeguare


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Dopo aver incassato con un sorriso la mini-contestazione sul Polo bibliotecario Arno Kompatscher, il successore designato dalla Svp per prendere il posto di Luis Durnwalder, ha elencato i sei obiettivi prioritari per i primi cento giorni da governatore. Sono almeno tre gli elementi qualificanti di questa sua prima bozza di programma: il taglio drastico di auto blu e spese di rappresentanza, l’integrazione delle pensioni minime per Over 70 monoreddito senza familiari in grado di aiutarli e il “reset” (questa è la parola usata dal sindaco di Fiè) del bilancio provinciale con la nomina di un gruppo di esperti che valuti costi e benefici di ogni singolo provvedimento. «Molti dicono - ha argomentato Kompatscher - che in giro c’è una certa disaffezione per la politica. Io, invece, dopo aver girato 8 mesi (primarie comprese) sostengo l’esatto contrario. Gli altoatesini vogliono ripartire, cercano un nuovo inizio. E io voglio offrire loro proprio questo». Kompatscher, presentatosi nel foyer del Filmclub di via Streiter con un completo scuro e una cravatta rossa, ha ammesso di essere un po’ stanco, ma anche fortemente motivato. Vediamo ora nel dettaglio su cosa si concentrerà la nuova giunta.

Costi della politica. Si parte dall’accorpamento degli uffici di presidenza della Regione e della giunta provinciale e si prosegue con il dimezzamento dei capitoli di bilancio per le spese di rappresentanza e la riduzione delle auto blu.

Riforme istituzionale. Qui l’elenco è più lungo: limite di 15 anni anche per il presidente della giunta provinciale; divisione delle funzioni di segretario generale della giunta provinciale da quelle di direttore generale della Provincia; disegno di legge su spese e comprensibilità delle nuove norme; tavolo tecnico per il trasferimento di competenze ai Comuni e ridefinizione delle competenze tra Provincia e Comuni; assemblea slegata dai partiti per l’ampliamento dell’autonomia.

Politica economica. Tre le misure più urgenti spiccano: l’abbassamento dell’Irap (con la contestuale riduzione dei contributi dei settori economici interessati); l’abbassamento dell’addizionale Irpef per i redditi fino a 28 mila euro; la proposta per una nuova legge per le concessioni idroelettriche. Dovrà esserci «un concorso pubblico trasparente e bisognerà mantenere il valore aggiunto per i cittadini indipendentemente da chi otterrà la concessione».

Politica sociale. La prima proposta è quella di integrare le pensioni minime degli ultrasettantenni monoreddito, senza patrimonio e assegni familiari. «Penso agli anziani soli che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e non riescono nemmeno a permettersi di fare regolarmente la spesa al supermercato». Poi c’è la volontà di iniziare una trattativa con le parti sociali per migliorare le condizioni della maternità anche nel settore privato.

Bilancio. Sarà conferito un incarico ad un gruppo di tecnici per l’analisi e la revisione del bilancio provinciale, spesa per spesa. «Ripartiremo da zero valutando costi e impatto sociale di ogni singola misura».

Bolzano. Si insedierà un tavolo tecnico permanente tra Provincia e Comune per ovviare agli errori del passato sul ruolo e i fondi per il capoluogo.

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