Per ristrutturare il Civico e la piazza spesi oltre 12 milioni

Tra stop e difficoltà tecniche, ci sono voluti quasi 20 anni L’ampliamento sotto la montagna è costato circa 4 milioni


di Giuseppe Rossi


MERANO. A distanza di nove mesi dalla inaugurazione del nuovo Museo civico a palazzo Mamming, l'amministrazione comunale toglie l'ultimo alone di dubbio che circondava la faticosa ristrutturazione dell’edificio che si affaccia sulla parte nord di piazza Duomo. Quello inerente ai costi che i cittadini di Merano hanno dovuto sostenere per trasformare il fatiscente palazzo in uno di quelli che dovrebbero diventare, nelle intenzioni dei suoi gestori, una delle principali attrattive turistiche e non solo per chi visita la città del Passirio.

Ebbene, di soldi pubblici il Comune ne ha dovuti spendere ben 11,2 milioni di euro e a questi si aggiungeranno, a lavori di rifacimento della piazza completati, un altro milione e centomila euro. Insomma una bella cifra per le casse pubbliche.

Per realizzarlo ci sono voluti praticamente vent'anni di cantiere aperto tra interventi, interruzioni dovute a diatribe tra committente e imprese vincitrici gli appalti e difficoltà tecniche. Non va infatti dimenticato che la parte posteriore del museo, quella che poggia sulla montagna è stata e sarà sempre a rischio infiltrazioni. Proprio per questo, prima di procedere alla inaugurazione era stato necessario rimettere mano al primo lotto di cantiere completato.

L'ampliamento a nord sotto la montagna ha comportato il costo maggiore, oltre quattro milioni di euro spesi, mentre per il risanamento della facciata e del vecchio palazzo il Comune si è fermato con la spesa poco prima dei tre milioni e mezzo.

Sempre all’interno del progetto di ristrutturazione altri 3,1 milioni di euro sono serviti per gli arredamenti e per le realizzazioni interne, mentre le ultime due voci di spesa fino a oggi messe in conto sono i 350 mila euro necessari per i restauri di quadri e pareti interne e i 218 mila per realizzare il collegamento con la passeggiata Tappeiner e contemporaneamente adempiere alle normative di sicurezza e antincendio legate alle vie di fuga.

Oggi il museo viene aperto al pubblico facendo ricorso alla prestazione lavorativa di tre dipendenti a tempo pieno e due a tempo parziale per una spesa annuale di 221 mila euro.

Ma il museo non potrebbe funzionare se non ci fosse il prezioso apporto di una serie di volontari e amanti della cultura e tradizioni locali.

I dati snocciolati nell’articolo e riferiti ai lavori per il Museo civico sono stati forniti nella risposta ad una interrogazione presentata al sindaco da parte del consigliere comunale Christoph Mitterhofer di Südtiroler Freiheit.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità