«Per salvare Jamaica ho rischiato di morire»

Il racconto di Luca Fonsatti: «Ho visto il mio cane che annegava e mi sono tuffato. L’ho afferrata e non l’ho più lasciata». Il fiume li ha trascinati fino a Ponte Roma


di Susanna Petrone


BOLZANO. «In quel momento non ho pensato a nulla. Mi sono gettato in acqua per salvare il mio labrador. Poi, ad un certo punto, ammetto di avere avuto paura: la corrente era così forte che non riuscivo a tornare a riva». Parla Luca Fonsatti, il bolzanino di 21 anni, che mercoledì mattina stava quasi per annegare alla confluenza tra il Talvera e l’Isarco, nel tentativo di salvare il suo cane.

Il ragazzo racconta quei drammatici attimi, consapevole di essere stato fortunato. Ma allo stesso tempo guarda con infinita dolcezza Jamaica, il suo labrador nero di due anni, e sa che lo rifarebbe. «Se le fosse successo qualcosa, non avrei mai potuto perdonarmelo - spiega -. È come una figlia per me. A chi non ha un cane può sembrare strano. Ma è così: io amo la mia Jamaica più di qualsiasi altra cosa al mondo».

Poi Luca racconta cosa è accaduto mercoledì mattina, subito dopo il ponte pedociclabile giallo alla confluenza tra Talvera ed Isarco: «Tra una settimana Jamaica compie due anni. A novembre è stata operata ad una zampa. Purtroppo, non può correre tanto, perché rischia di farsi nuovamente male. Per questo motivo, il veterinario ha consigliato di farla nuotare. Subito dopo il ponte c’è un punto, dove Jamaica può muoversi liberamente nell’acqua. Le tiro la pallina, lei si getta nel fiume, la recupera e poi la riporta. Insomma, fa esercizio». Ma mercoledì mattina, quel labrador tanto curioso, ha deciso di allontanarsi più del dovuto, seguendo un bastone che galleggiava. «È successo tutto in pochi istanti - racconta Luca Fonsatti -. Ad un certo punto è stata trascinata via dalla corrente. Sono saltato in acqua. L’ho raggiunta. Ma era troppo tardi: la corrente era troppo forte. Jamaica si dimenava. Era spaventata. Percepiva la mia paura. Eravamo lontani circa cinque metri dalla riva. Non riuscivo a rimettermi in piedi. La corrente era terribile. Ho avuto paura. Ho iniziato ad urlare. Sono arrivati i vigili del fuoco, la polizia, c’era anche l’elicottero. L’acqua mi ha trascinato fino a ponte Roma, dove al corrente era meno violenta. Sono letteralmente strisciato fino a riva. Ci è andata bene». Luca Fonsatti è riuscito a raggiungere la riva poco prima di ponte Roma. Le ginocchia sono piene di botte e graffi. «Continuavo a scivolare - conclude -. Ma non ho mai mollato Jamaica per un secondo. Lei è tutto per me. L’ho detto anche alle forze dell’ordine, che mi hanno ricordato di fare più attenzione in futuro». Poco più di un anno fa è morta in questo modo Mariel Rudi. Aveva 19 anni. Mariel si era gettata nel Talvera, poco prima del ponte, per salvare il suo cane “Dior”. L’animale, infatti, era saltato in acqua, venendo trascinato via dalla corrente. Mariel non ci aveva pensato un secondo e si era gettata nel fiume, nel tentativo di salvarlo. Tutte e due, però, non ce l’avevano fatta. Non è la prima volta, dunque, che un proprietario di cane, rischia la propria vita per il proprio animale. Fortunatamente a Luca e Jamaica è andata bene.

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