Perseguita l'ex moglie, arrestato in aula

Dopo la deposizione in aula della donna, un pusterese è stato ammanettato e portato in cella


Mario Bertoldi


BOLZANO. Quando è stato arrestato in aula è escoppiato in lacrime prima di essere portatio via con le manette ai polsi. Un giovane pusterese non avrebbe probabilmente mai immaginato di rischiare di finire dietro alle sbarre per le ripetute molestie all'ex moglie. L'arresto è stato invece disposto a sorpresa ieri mattina nel corso dell'incidente probatorio che si è svolto a palazzo di giustizia davanti al giudice delle indagini preliminari Walter Pelino.

L'udienza è stata organizzata per mettere a verbale la testimonianza drammatica di una donna boliviana che appena tre anni fa aveva deciso di sposare quello che avrebbe dovuto essere l'uomo della sua vita. Una storia d'amore iniziata nel 2008 e tramontata molto rapidamente se si pensa che già lo scorso anno la coppia aveva deciso di lasciarsi. Per la giovane donna, però, è iniziato un vero e proprio incubo dato che l'ex marito, Daniel Miribung, pusterese di 30 anni, non ha mai accettato di buon grado il fallimento dell'unione.

La malcapitata ha dovuto così iniziare a fare i conti con telefonate a tutte le ore, decine di messaggini al giorno, pedinamenti lungo la strada per andare al lavoro, minacce di provocare ritorsioni e problemi per la prosecuzione della permanenza in Italia della donna con regolare permesso di soggiorno. In particolare la giovane boliviana ha denunciato che l'ex marito l'avrebbe minacciata più volte di raccontare alle forze dell'ordine di aver accettato il matrimonio dietro pagamento di denaro e solo al fine del rilascio del permesso di soggiorno alla straniera.

Insomma un matrimonio da considerarsi nullo con la prospettiva, per la donna, di dover lasciare il nostro Paese per tornare in Bolivia. A carico del pusterese, sempre a seguito di vari litigi e denunce precedenti, ci sono in corso accertamenti anche per lesioni e maltrattamenti. L'udienza di ieri mattina, però, faceva riferimento unicamente al reato di stalking, cioè delle ripetute molestie di cui l'uomo è accusato nel tentativo di ottenere dall'ex moglie una ripresa della relazione sentimentale.

La denuncia dettaglia della donna aveva già portato, nelle scorse settimane, ad un primo provvedimento del giudice. In effetti l'uomo era stato in un primo tempo ammonito dalle forze dell'ordine ed in seguito già colpito da un provvedimento cautelare del giudice che gli aveva imposto di non avvicinarsi all'ex moglie. Provvedimento che però Daniel Miribung non ha inteso rispettare alla lettera. Probabilmente non aveva messo in preventivo quello che poi è accaduto ieri mattina a conclusione dell'udienza in tribunale per l'incidente probatorio.

In aula, infatti, la donna ha raccontato al giudice Walter Pelino di essere tutt'ora oggetto di molestie telefoniche, minacce, pedinamenti eccetera. Insomma l'uomo avrebbe del tutto o quasi ignorato il provvedimento cautelare non rispettando il divieto di avvicinarsi all'ex consorte. Di qui la decisione del giudice di mettere fine a questa situazione in maniera radicale. Il dottor Pelino ha chiamato i carabinieri e ha disposto l'arresto in aula del pusterese che si è visto ammanettare ed accompagnare in carcere seduta stante. Quando ha capito quanto gli stava capitando l'uomo è scoppiato in lacrime. Fortemente scossa anche l'ex coniuge. Ora Daniel Miribung avrà modo di ripensare al proprio comportamento.

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