SALORNO. Grande festa l'altra mattina a Salorno, in zona Paludel, per l'inaugurazione del laghetto dove si pratica la pesca sportiva.

A benedire la struttura l'ex parroco del paese Florian Agreiter, davanti ai soci dell’Associazione Pescatori, autorità, forze dell'ordine e simpatizzanti.

Un folto pubblico, perché il laghetto, anche se in pratica gli specchi d'acqua sono due, uno per la pesca alla trota e l'altro per quella della carpa, è aperto a tutti. L'area, dotata anche di un punto di ristoro coperto, è sorta grazie a tanti anni di sforzi, impegno, dedizione e lavoro da parte dell'Associazione Pescatori, dai soci e dai vari presidenti che si sono succeduti.

«Questo luogo - ha detto l'attuale presidente Silvia Calia - rappresenta un arricchimento per il paese di Salorno. È utile sicuramente per pescare, ma soprattutto diventa una grande opportunità di incontro e di passatempo in modo particolare per gli anziani e i bambini».

La signora Calia ha anche tracciato una breve storia del laghetto, che soprattutto le vecchie generazioni ricordiano meglio. L'idea venne ad alcuni soci nel 1982 che decisero di acquistare un piccolo appezzamento di terreno in zona Paludel, sul quale poi, tre anni più tardi, venne realizzato il laghetto. Nel 2009 poi si procedette alla costruzione di un secondo specchio d'acqua, intitolato al ricordo di Franco Telch e adibito alla pesca esclusiva alla carpa. Un riconoscimento di grande valore va all'ultimo socio storico, Bruno Poier che non solo è stato sempre presente sin dalla nascita dell'Associazione Pescatori, ma ha sempre dato un notevole contributo di generosità. La festa si è conclusa con l'innalzamento della nuova bandiera. Nel corso dell’inaugurazione ci sono stati molti soci che si sono detti pronti ad attivarsi anche per avvicinare più giovani alla pratica della pesca sportiva. In altri Paesi, infatti, questa disciplina riscuote parecchie consensi anche fra le nuove generazioni.

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