Bolzano. Coronavirus o meno il vernissage si è tenuto comunque. Con qualche precauzione più del normale, ma cercando con tutte le forze di rientrare nella normalità che tutti ci auguriamo arrivi il più presto possibile. Stiamo parlando della mostra inaugurata nella giornata di ieri alla Galleria Civica, alla presenza del sindaco Renzo Caramaschi e dell’assessore Juri Andriollo. Mascherine sul volto, niente buffet, distanza di sicurezza fra una persona e l’altra. Insomma, è l’arte ai tempi del Coronavirus.

Confermata il giorno precedente - con alcune precauzioni - l’inaugurazione della mostra «Kósmos Kairós Ánthrōpos - VI Biennale Fida Trento | Bolzano», si è tenuta ieri alla Galleria Civica di piazza Domenicani. «Al termine dei discorsi ufficiali - spiegano gli organizzatori - non si è tenuto il consueto buffet, né con tartine né con bevande di alcun tipo. Si è organizzato un accesso di pubblico commisurato alla superficie dei locali, in modo da garantire la distanza consigliata di un metro tra persona e persona. Sono state messe a disposizione del pubblico, a richiesta, delle mascherine filtro. Al pubblico è stato spiegato che tutte le modifiche adottate rispetto alle inaugurazioni tradizionali sono state adottate non solo per rispettare gli obblighi di legge, ma per una consapevolezza da parte degli organizzatori verso il problema sanitario in corso.

In questa Sesta Biennale, il focus dell’evento si incentra e espande nella ricerca delle antiche radici culturali greche.

«Radici - ha spiegato la presidente di Fida Barbara Cappello - da cui non possiamo discostarci in quanto sono la genesi della società di pensiero in cui attualmente viviamo. Il tema proposto mette in relazione il Cosmo, quale spazio di ogni qualsivoglia natura, con l’Uomo e l’Umanità, attraverso un tempo non cronologico, bensì Cariologico: una provocazione in cui si tenta di rompere la barriera del tempo scandito, il quale mette dei limiti invisibili, con il tempo dell’attimo, il quale si espande e contrae senza definizione ed altresì rimane quel momento inquantificabile dentro cui tutto o nulla può accadere».

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