Piani, arrivati stanotte altri trenta profughi

Il Governo ha assegnato al centro di via Macello un nuovo gruppo di immigrati. Alcuni sono già stati spostati in altre strutture per motivi di spazio


di Susanna Petrone


BOLZANO. L’ondata di profughi è inarrestabile e le previsioni per l’estate non sono delle migliori: con il bel tempo sempre più barconi arriveranno a Lampedusa. In parole povere: sempre più persone disperate, uomini, donne e bambini avranno bisogno di un posto dove stare. Verso l’una e mezza della notte tra sabato e domenica, sono arrivati a Bolzano altri trenta immigrati. Si tratta di cittadini dell’Eritrea. Persone che scappano da guerre, bombe, morte e fame. Quello di questa notte è il terzo arrivo nel capoluogo altoatesino. E si inizia a cercare nuove strutture dove collocare queste famiglie.

I giovani volontari distribuiscono i sacchetti del cibo (Fotoservizio Susanna Petrone)volontari

Per far spazio ai nuovi arrivati, l’associazione Volontarius ha dovuto spostare trenta dei cinquanta africani arrivati poche settimane fa al centro profughi di via Macello. Dieci uomini sono stati portati nel centro di accoglienza di Merano, mentre altri venti immigrati hanno trovato un posto dove dormire in una struttura provvisoria sempre a Bolzano. I nuovi arrivati, infatti, saranno ospitati nell’ex caserma Gorio ai Piani. Come tutti i clandestini prima di loro, dovranno rimanere in quarantena per un certo periodo e dovranno essere sottoposti a test sanitari.

I volontari, coordinati dal responsabile dell’area profughi e migranti Andrea Tremolada, stanno facendo tutto il possibile per trovare strutture adeguate per gli immigrati. Ma la situazione inizia ad essere difficile.

A fine marzo erano arrivati i primi profughi: quaranta persone provenienti dall’Eritrea. Si trattava di nuclei familiari composti da uomini, donne e bambini. Dopo una settimana, avevano già lasciato l’Alto Adige per raggiungere i Paesi del Nord.

A metà aprile, sono stati assegnati a Bolzano cinquanta nuovi profughi: giovani uomini provenienti dall’Africa centrale. Di questo secondo gruppo, solo tre persone hanno lasciato il centro. Gli altri, dunque, sono stati spostati per far spazio ai trenta nuovi immigrati arrivati nella notte.

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