Bolzano

Piazza Erbe, gli esercenti: «Gli incassi? Dimezzati» 

Monta la protesta per l’ordinanza del Comune. I gestori dei bar in coro: «Clienti spariti, siamo in difficoltà con il personale e gli affitti». Sylvia Hofer (Circoscrizione): «Ai residenti non risulta alcuna desertificazione, monitoriamo noi»

L'ORDINANZA Stop agli eccessi in piazza Erbe


Valeria Frangipane


BOLZANO. A fine giugno i titolari dei bar e dei ristoranti di Piazza Erbe (Black sheep, Mr Ale, Downtown e Nadamas) avevano detto no ad una possibile ordinanza anti-movida: «Se ci vedremo costretti ancora una volta a rinunciare ad una fetta di lavoro, dovremo procedere con una serie di misure per sopravvivere. Dovremo tagliare, purtroppo, alcuni dipendenti. Sarebbe insostenibile dover rinunciare al 50% dell’incasso settimanale».

E adesso a dodici giorni dall’entrata in vigore del regolamento del Comune che punta a ridare il sonno ai residenti e a evitare rumore, schiamazzi e musica ad alto volume fino all’alba, tracciano un primo bilancio che definiscono «disastroso». L’ordinanza che stoppa gli eccessi ed il consumo di bevande alcoliche per strada dalle 24 alle 5 della mattina, da venerdì a domenica, li ha messi in ginocchio, affermano.

Stop anche alla musica sparata di chi l’accende per strada. Previste multe da 200 a 600 euro. Nel fine settimana scattata la prima sanzione da 200 euro - conferma il sindaco Renzo Caramaschi - ad un cittadino che pretendeva che a tarda notte aprisse un bar per bere.

«Guardate la foto in alto - raccontano gli esercenti- l’abbiamo scattata sabato 9 luglio e immortala lo svuotamento totale della piazza e dei nostri clienti abituali».

A noi non risulta ribatte, Sylvia Hofer presidente della circoscrizione Centro, «vuol dire che da oggi ogni giorno monitoreremo a nostra volta la situazione scattando foto». «Abbiamo visto calare il lavoro da subito - incalzano baristi e ristoratori - fin dal dopo cena. E da due settimane registriamo un calo dei profitti del 50%. Diversi clienti ci dicono che torneranno allo scadere dell’ordinanza (dovrebbe essere a inizio agosto se non verrà prorogata), perché hanno paura delle multe anche se sono davanti al plateatico senza far nulla di male. Diversi di noi hanno rinunciato ai dipendenti a chiamata e stanno per licenziarne alcuni». Manuel Nardo del “Black Sheep” dice che «non abbiamo chiamato 2 persone in attesa e temiamo di dover licenziare 2 dipendenti».

«Oltre a questo, già tre locali hanno chiesto ai proprietari dei muri di rivedere l’affitto al ribasso, altrimenti dovranno mandare disdetta». Gli esercenti restano in attesa di un incontro con il Comune e la circoscrizione. «Da gennaio chiediamo un tavolo di confronto per risolvere la situazione e siamo arrivati a luglio senza alcuna risposta. Siamo in attesa di un incontro anche con la circoscrizione ma a tutt’oggi nessuna risposta». Hofer si dice prontissima a incontrarli «dobbiamo assolutamente parlarci, ma è il Comune che deve fissare la data».













Altre notizie

Attualità