Piazza Gries: 10 nuovi edifici, 144 alloggi

Approvato dal Comune il piano di recupero della Cantina sociale e del Tennis club di via Vittorio Veneto


di Davide Pasquali


BOLZANO. La nuova cantina vinicola interrata di San Maurizio, attualmente in fase di costruzione e dove andranno a unirsi fisicamente le due storiche “sociali” di Gries e Santa Maddalena, verrà terminata in due anni, entro il 2018. Solo a quel punto, dal cortile interno di piazza Gries verranno smantellati gli impianti per la pigiatura, la vinificazione, lo stoccaggio e l’imbottigliamento di Gerwürztraminer e Lagrein. Li si rimonterà di fronte all’ospedale e, a quel punto, si potrà iniziare l’abbattimento degli storici edifici della vecchia cantina di Gries e avviare la ricostruzione a scopo residenziale. Insomma, anche se i lavori preparatori potranno di certo partire prima, soltanto fra un paio d’anni la Signa di René Benko avrà tutto il campo sgombro. Al posto dei quattro appartamenti esistenti, sull’area ne verranno costruiti ben 144, suddivisi in dieci palazzine di altezza compresa fra i tre e i quattro piani. Lo spiega il piano di recupero dell’areale, definitivamente approvato dalla giunta comunale.

Autori del piano - come pure di quello da più parti contestato per il recupero dell’antico fienile e dell’intero areale del convento benedettino di Muri Gries che si affaccia su via Fago - sono gli architetti bolzanini Fabio Rossa e Andrea Saccani.

L’area della cantina è delimitata da piazza Gries, via delle Fucine e via Vittorio Veneto; comprende anche i vecchi campi del Tennis Club di Gries.

Cosa verrà realizzato e in che forme precise ancora non è stato stabilito, perché lo si definirà in dettaglio nei progetti definitivi, i quali saranno ovviamente soggetti a concessione edilizia. Il piano comunale ha però approvato le linee guida cui ci si dovrà attenere, stante la delicatezza urbanistica dell’area.

La vecchia cantina, tolti alcuni interrati, in pratica svanirà e sarà sostituita da dieci edifici ben distribuiti sull’area, ossia con un bello spazio arieggiato tra uno e l’altro. Saranno alti fra tre e quattro piani. Si tratterà di un edificio da 17 alloggi, uno da 16, tre da 15, due da 14, due da 12 e uno da 10. Dovranno rispettare almeno lo standard energetico CasaClima B, essere parzialmente dotati di tetti a verde, pannelli fotovoltaici eccetera. Si potranno anche sfruttare eventuali bonus cubatura dovuti alle norme locali e nazionali vigenti, ma non si potrà comunque superare una volumetria complessiva di 29.230 metri cubi.

Comunque sia, vista la centralità e il prestigio della zona, in un silenzioso cortile interno a un niente da piazza Gries e i conseguenti prezzi tranquillamente superiori ai 6.000 euro al metro quadro, è una delle operazioni di edilizia residenziale privata di pregio più significative degli ultimi decenni.

A parte ciò, il progetto avrà almeno tre ripercussioni dirette sul rione. Una prima, ci si augura non troppo negativa, dovuta al flusso veicolare dei nuovi residenti. Con tutta probabilità, trattandosi di case di un certo livello, non verranno realizzati meno di 200 box auto. L’accesso non sarà per fortuna l’odierno imbuto da piazza Gries, ma sia per entrare che per uscire dall’interrato si sfrutteranno le due uscite dalla cantina (attualmente poco o nulla utilizzate) verso la stretta e tortuosa strada a senso unico di via delle Fucine. Un’altra uscita, ma secondaria, darà su via Vittorio Veneto (vialetto ex tennis). Le altre due ripercussioni, sicuramente positive: nella parte a nord dell’area, a ridosso di via Vittorio Veneto, verrà realizzato un parco giochi per bambini con una superficie non inferiore a 400 metri quadri aperto a tutti i residenti del quartiere; infine, i ciclisti non dovranno più percorrere l’ultimo stretto e pericoloso tratto di via Vittorio Veneto. Imboccata via delle Fucine, si potrà poi pedalare (e camminare) in sicurezza attraverso la nuova area, lungo un percorso pedociclabile privato ma ad uso pubblico e che sbucherà in piazza Gries.

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