Piazza Matteotti, scelto il progetto del rilancio 

Il concorso è stato vinto dallo Studio Calderan - Zanovello. Uno spazio ricco di verde ma in grado di accogliere anche il mercato ed eventi per il rione



BOLZANO. Dopo una gestazione complessa, piena di intoppi e rimandi, rinasce Piazza Matteotti. Quella nuova. Che tuttavia avrà molto del rigore, dei "vuoti" e della pulizia della vecchia, quella su cui è stata costruita l'identità della Bolzano popolare. A ricostruirla sarà lo studio di Carlo Calderan e Rinaldo Zanovello. Perché la notizia è che la commissione comunale ha ieri deciso (per ora, tecnicamente, "in via provvisoria") e comunicato agli interessati l'esito del "concorso di progettazione ad inviti per la riqualificazione della piazza". Al secondo posto Roland Baldi. Calderan è stato ai vertici della Fondazione architettura e della rivista dell'ordine, "Turris Babel"; Baldi ha appena concluso la ricostruzione di "Italia & Amore" in via Argentieri. I due progetti hanno, in fondo, perseguito lo stesso "mood", un'atmosfera leggera e mobile per un luogo che avrebbe dovuto riprendersi, queste erano le indicazioni dei commissari giudicanti, le capacità attrattive dell'antico spazio, connesso al rione, capace di accogliere la gente che vive intorno ad essa con una empatia e un calore che l'attuale piazza non ha mai avuto, fin dalla sua prima riqualificazione. In testa lo studio Calderan, dunque, secondo Baldi, terzo Matteo Scagnol, altro architetto tra i più innovativi dell'ultima e penultima generazione, creatori di quel "genere" sudtirolese che ha saputo superare una tradizione alpina e identitaria molto potente per conquistarsi uno spazio mai avuto nel panorama anche internazionale. Riconoscimenti pure per Susanne Weiz, Karin Graf, Paolo de Mayda, Helmuth Burger, studio von Lutz e Carolina Rigoni. Questi nomi, come gli altri a cui è andato un riconoscimento minore, fanno capire la qualità progettuale che il Comune ha voluto inserire in questo suo tentativo di ridare vita ad una piazza simbolo della città nuova. Sono stati chiamati architetti del territorio che avevano già mostrato di saper intervenire all'interno di spazi pubblici, nel "costruire sul costruito", sapendo mantenere un legame con il presente e il passato dei nostri insediamenti urbani. I parametri, sui quali poi la commissione comunale (composta tra gli altri, dal capo ripartizione urbanistica del municipio Paolo Bellenzier e dal "maestro" delle piazze bolzanine Stanislao Fierro) erano di tenere conto delle indicazioni emerse nel corso del lungo processo di ascolto effettuato dal Comune e dalle associazioni di categoria tra i commercianti e la gente della zona. Abitanti e operatori che avevano attribuito proprio alla piazza il compito di rilanciare l'intero quartiere tutt'intorno, preda ultimamente, di una preoccupante involuzione. «Certo - ha commentato il vincitore del concorso, Carlo Calderan, le richieste arrivate in municipio proponevano una piazza libera ma anche alberata, con spazi aperti ma anche con possibilità di ombra, capace di accogliere bancarelle ma anche sedute... Insomma si è dovuto pensare ad un progetto di riqualificazione molto mobile e poco invasivo». Una delle necessità inevitabili è stata quella di poter ospitare il mercato del giovedì. E dunque un luogo senza troppe attrezzature fisse ma in grado di attirare anche nei giorni privi di eventi. Ci sarà verde, come anche sedute contemporanee. Strutture mobili e, parzialmente fisse, per avere comunque possibilità di scambi e di socializzazione. E un ridisegno anche dell'«intorno», lasciato finora al suo destino. La comunicazione ufficiale dell'esito e le motivazioni saranno illustrate entro la metà del mese in Comune. Lavori all'inizio del 2019 per concludersi in pochi mesi. (pc)















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