Piazzole Seab, parcheggio vietato

In centro storico niente bidoncino, arrivano i sacchetti con il “trasponder”


di Davide Pasquali


BOLZANO. Piazzole gialle dove il giorno di svuotamento dovranno essere portati i bidoncini del rifiuto residuo per farli scaricare. Si moltiplicano le segnalazioni da parte dei bolzanini, quanto meno stupiti per le scelte logistiche operate dall’amministrazione. Centinaia di posteggi stanno svanendo e se qualcuno pensava si potessero utilizzare negli altri sei giorni della settimana, si sbagliava di grosso. Verranno sbarrati dai dissuasori, come ha annunciato ieri il comandante dei vigili. Intanto, in centro si stanno distribuendo i sacchetti Seab con il microchip: nelle strette vie della città vecchia, niente bidoncini. I rifiuti si lasceranno per strada. Ogni volta che si caricherà il sacchetto sul mezzo Seab, il microchip segnerà che tizio ha gettato i rifiuti. E tizio pagherà in base al numero dei suoi conferimenti.

Posizioni surreali. Tecnicamente, si chiamano isole di conferimento e, dopo la distribuzione dei bidoncini condominiali, sono il secondo segno tangibile grazie al quale i bolzanini stanno cominciando a capire cosa sarà la nuova raccolta in partenza a metà/fine luglio. Perché una cosa è la teoria, un’altra è se ti tocca in prima persona. Le piazzole in posizione surreale sono numerose. Fra le prime segnalate, una nel bel mezzo di un dare precedenza in corso Italia, un’altra davanti a padre Pio a Oltrisarco. Una, notevolissima, è anche in piazza Gries: all’interno della fermata del bus che, quando ci saranno i bidoncini, non potrà ripartire. Degna di nota è anche la piazzola davanti al teatro Cristallo: disegnata fra due rastrelliere comunali per le biciclette. Ci sono poi piazzole a mezzaluna, a semicerchio, che occupano aree pedonali, ciclabili, stalli bianchi, stalli blu. Si sta poi evidenziando un problema: in certe viuzze laterali, strette e lunghe, la quantità di bidoni sta creando notevolissime grane sa Seab e Comune, perché nessuno vuole i contenitori sotto il suo condominio. E allora, non si è ancora trovato il coraggio di segnare le piazzole gialle...

Non si parcheggia, e basta. La rabbia vera, per ora, è quella degli automobilisti. Anche il più mite dei bolzanini, che mai si era occupato di bidoncino, se magari abita in via San Vigilio e gli hanno sottratto lo stallo bianco dove da anni parcheggiava ogni sera quando tornava a casa dal lavoro... Il bolzanino medio, però, pensava: “Vabbè, lo usano un giorno a settimana, poi resta vuoto e io ci parcheggio lo stesso”. Non sarà così. Lo spiega il comandante dei vigili urbani, Sergio Ronchetti. «Tutti gli spazi pubblici destinati ad ospitare i bidoncini saranno resi inaccessibili alla sosta di autovetture, anche solo temporanea, mediante l'apposizione di dissuasori». Inizialmente, relaziona il comandante Ronchetti, «era stata valutata l'ipotesi di lasciare parcheggiare le automobili nei giorni di non utilizzo». Però tutti gli addetti ai lavori, vigili compresi, «si sono espressi negativamente, in considerazione della consapevolezza che comunque sarebbe stata frequentissima l'inosservanza da parte degli automobilisti del divieto temporaneo, con tutte le inevitabili conseguenze negative, non certo per volontà ma per mera dimenticanza, un po' come succede nelle aree dei mercati settimanali dove, puntualmente, troviamo diverse autovetture - per lo più proprio di residenti - che purtroppo devono essere poi rimosse». A sparire, comunque, non saranno solo i posti auto, ma pure quelli per moto e scooter. Basti il caso della pizzeria Vesuvio di viale Trieste.

Sacchetti per strada. «Andrà a finire come a Napoli», è il commento della signora di via della Rena che in questi giorni ha ricevuto trenta sacchetti Seab con tanto di “trasponder” che permetterà di contare quante volte la signora porterà in strada le sue immondizie. Seab, in una nota ufficiale, chiarisce: «Vista la mancanza di spazio per collocare i bidoni nel centro storico, tutte le utenze domestiche riceveranno sacchi dotati di transponder, che identificheranno l’utente. Anche le utenze non domestiche riceveranno i sacchi, tranne hotel, ristoranti e supermarket, che riceveranno invece, come previsto, i propri contenitori. Qualora un utente volesse il proprio contenitore, si può rivolgere presso gli uffici della Seab».

I furbetti. Sta succedendo ovunque, basta farci caso, alla sera: siccome fra poche settimane non ci saranno più i cassonetti comuni in strada, in tanti, tantissimi, stanno svuotando cantine, soffitte, garage eccetera. «Finché si può...»

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