BOLZANO. «Dire che si è trattato di un forte temporale estivo non è del tutto esatto». Dieter Peterlin del Servizio meteorologico provinciale, ha cominciato sabato sera a studiare quello che stava accadendo sul territorio provinciale. Una perturbazione non comune. «Esatto, più che di un episodio singolo si è trattato di un fronte freddo che è transitato da ovest e est sulla nostra provincia. Dalla Val Venosta ha toccato poi il Burgraviato, Merano, Bolzano e la Bassa Atesina. Sono queste le zone dove si sono registrati i maggiori disagi». Anche in questo caso è la statistica a dare una dimensione di quanto successo. «Da quando abbiamo a nostra disposizione lo strumento che calcola il numero di fulmini caduti a terra non ne abbiamo mai registrati tanti. Sono stati 7.500, infatti, in totale su tutto il territorio di nostra competenza. Almeno dal 2011 non abbiamo mai visto nulla di simile». Le condizioni atmosferiche della sera, poi, non hanno aiutato. «A Bolzano avevamo 34 gradi e un alto tasso di umidità. Un contesto dove si possono verificare episodi anche violenti».

La perturbazione portata l’altra sera è rimasta sull’Alto Adige e su Bolzano anche durante tutta la giornata di ieri. «Sì, è stata più estesa di quello che può essere un forte rovescio estivo. Fortunatamente i fenomeni non hanno mai raggiunto la stessa violenza della notte su domenica». I danni maggiori sono stati causati dalle raffiche di vento. «Le più forti - conclude Peterlin - le abbiamo registrate a Marlengo con punte di 82 chilometri orari e poi Merano con 78 km/h».

Oggi le correnti si disporranno da nord-ovest e la giornata sarà variabile con tratti soleggiati. Al di là di alcune nuvole sulla cresta di confine, però, la probabilità di rovesci sarà piuttosto bassa e il vento föhn mitigherà l’escursione termica con le temperature massime che oscilleranno tra i 23 e i 29 gradi. Domani tempo soleggiato con nubi alte. (a.c.)

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