Piste di sci aperte a Natale  pressing sul governo 

Le regole. Vienna contro la “chiusura” delle Alpi. Ebner scrive a Conte: «Misure eccessive»  Kompatscher prospetta il piano «B»: se non gli hotel, garantire almeno le piste per i residenti



Bolzano. La stagione dello sci è uno dei temi più forti di questi giorni. I presidenti delle regioni alpine fanno squadra e premono sul governo: chiesto un incontro urgente. Ma lo scenario è già internazionale, con dichiarazioni che escono dagli uffici della Commissione europea. Il presidente Arno Kompatscher ha ribadito di considerare poco plausibile una «normale» stagione natalizia sugli sci. Si delinea il piano «B» della Provincia, aprire almeno gli impianti, garantendo lo sci ai residenti. «Ho parlato con il ministro Roberto Speranza», riferisce Kompatscher, «chiedendo chiarezza sul turismo di Natale. Se gli alberghi non possono riaprire, possono iniziare a lavorare almeno gli impiantisti? E gli albergatori meritano di avere una indicazione: se non a Natale, quando?». Il presidente della Camera di commercio Michl Ebner ha reagito a un’intervista del premier pubblicata da «La Repubblica». In una lettera a Giuseppe Conte, Ebner si oppone alle dichiarazioni secondo cui la seconda ondata di contagi da Coronavirus in autunno sarebbe da ricondurre alle vacanze di Ferragosto. I contagi, scrive Michl Ebner, «sono rimasti stabili in modo lineare nei mesi di agosto e settembre, mentre sono cresciuti vorticosamente solo a metà ottobre, ben due mesi dopo il Ferragosto. In aggiunta, gli impianti di risalita sono giuridicamente equiparabili agli altri mezzi di trasporto pubblico. Se si vieta l’utilizzo di seggiovie e impianti a fune, andrebbe allora sospesa anche la circolazione di autobus, treni e aerei. Sciare è un’attività sportiva che si pratica all’aria aperta senza contatti con altre persone e che di per sé è relativamente sicura. Vietare del tutto le vacanze sugli sci è una misura fin troppo eccessiva. Ovviamente dovrebbero essere introdotte ulteriori misure di prevenzione e sicurezza, già elaborate e proposte al governo». Conte ha prospettato una azione a livello europeo contro le vacanze sugli sci. Parole di fuoco contro questa iniziativa arrivano da Vienna. Se lo stop allo sci dovesse essere imposto da Bruxelles, il ministro austriaco alle Finanze Gernot Blümel e la ministra per il Turismo Elisabeth Köstinger annunciano che chiederanno un ristoro dell'Ue. «Non posso condividere l'iniziativa italiana. In Austria ci sarà di certo un turismo invernale», così Köstinger citata dall'Apa, «I nostri operatori turistici si baseranno su un ampio protocollo di sicurezza, l'apres ski per esempio non sarà consentito». Da Bruxelles arriva una precisazione. Il Collegio dei commissari Ue non ha discusso ieri della possibilità di vietare le attività sciistiche durante le vacanze di Natale: lo ha chiarito il portavoce della presidente della Commissione Ursula von der Leyen rispondendo a una domanda dei giornalisti sull'idea italiana di fermare lo sci durante le vacanze di Natale. Michaela Biancofiore (deputata Forza Italia) propone di aprire gli impianti con obbligo di test rapidi: «Il tampone rapido mostrato in conferenza stampa dal presidente Zaia, ma anche quello digitale, dovrebbe essere obbligatori per tutto il settore turistico». Reinhold Messner (intervistato da Repubblica) si dichiara invece d’accordo con una apertura posticipata degli impianti: «Aspettare gennaio per riaprire piste e impianti, se gli indici di contagio lo consentiranno, non è una scelta: è un dovere. Ma deve essere chiaro che la montagna, anche in inverno, resta un universo di libertà immenso, sicuro e ricco di opportunità». Un appello per la riapertura a Natale arriva dal Collegio dei maestri di sci dell’Alto Adige, ricordando i 3.000 addetti, tra maestri e personale delle 60 scuole di sci: perdere il turismo di Natale, scrivono, «sarebbe un danno quasi irreparabile per i maestri, che da marzo non hanno più potuto svolgere la loro attività». Così il presidente Claudio Zorzi: «Da giugno abbiamo elaborato i protocolli per la sicurezza».

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