Plurilinguismo, “scambio” di 20 docenti alle superiori

«Battisti» e «Kunter» capofila del progetto che prevede l’”incrocio” tra insegnanti Firmato l’accordo: storia, matematica e informatica insegnati anche in tedesco


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Il plurilinguismo alle superiori? Una buona idea, ma mancano i docenti»: questa è stata la risposta che per anni hanno dato le due Intendenze, allargando le braccia, quasi impotenti. Ora, finalmente, è caduto un muro grazie al progetto avviato dall’Istituto tecnico economico «Battisti» e dall’omologo in lingua tedesca «Kunter» che da quest’anno si scambieranno i professori. Gli insegnanti del Kunter insegneranno nella loro madrelingua al «Battisti» - dalla matematica all’informatica - e i docenti italiani faranno la stessa cosa alla «Wirtschaftsfachoberschule». E il «feedback» dei ragazzi finora è stato positivo, perché hanno visto soprattutto l’aspetto pratico della vicenda. Il tedesco, in sostanza, è meglio saperlo bene ed avere uno strumento in più (i prof di madrelingua) per impararlo non può che giovare.

L’accordo. Da parecchi anni, ormai, gli allievi trascorrono un semestre o un anno intero nell’Istituto dell’altro gruppo linguistico. Ebbene, da ottobre, grazie ad un accordo «ad hoc» l’esperienza si è allargata anche ad una ventina di docenti. Entusiasti di fare parte di questo esperimento e abbattere un muro. Certo, in città è più facile, che non in una realtà rurale dove solo di rado si trovano due istituti superiori con caratteristiche analoghe. Per il «Battisti» - scuola abituata da decenni agli scambi linguistici, dagli Stati Uniti alla Francia, dall’Austria alla Germania fino a Malta - c’era il dirigente Bruno Franceschini mentre per la «Kunter» era presente Barbara Pobitzer. È giusto ricordare che l’intesa era stata siglata da Alberto Del Corso, che ora lavora in un Istituto superiore di Zurigo.

Le materie. La sperimentazione è mirata, ma sufficientemente ampia. Le materie al centro dello scambio linguistico e culturale spaziano dalla storia alla matematica, dal diritto all'economica aziendale, dall'informatica all'educazione fisica.

Valutazioni e classi. Queste prime settimane sono state più che soddisfacenti. Sono state espresse, infatti, valutazioni molto positive da parte dei dirigenti scolastici coinvolti. Entrambi hanno posto l'accento sul fatto che il progetto, realizzato praticamente a costo zero, sia stato accolto con il giusto approccio anche dagli studenti delle quarte e delle quinti coinvolte. L'ispettrice per il tedesco «L2», Carlotte Ranigler - che vanta una lunga esperienza in materia - ha rimarcato l'importanza di questo accordo anche per i docenti. Si sono «messi in gioco» e hanno riferito di aver trovato un'ottima accoglienza da parte delle classi. «Grazie a questo progetto è come se fosse caduto un muro e ora sia i docenti che gli studenti hanno scoperto i tanti aspetti positivi e l'arricchimento legato a questo contatto diretto».

Tommasini «spinge». Al vicepresidente della giunta provinciale piace molto il fatto che a fungere da capofila siano, in quest’occasione, due istituti tecnici (e non dei licei, come spesso avviene). «Si tratta di un progetto strategico per il plurilinguismo nelle scuole provinciali, che per la prima volta vede in prima linea, oltre agli studenti, anche una buona fetta del corpo docente. L’obiettivo, a breve, è quello di far aderire altri istituti».

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