Podini: il 9 settembre apre Mediaworld

Dal 9 settembre Mediaworld in via Galilei, in arrivo anche catene di abbigliamento, agenzie viaggi e 4 ristoranti. E si tratta con Zara. Il 16 si inaugura il «Twenty»: attesa soprattutto per la grande catena di elettronica



BOLZANO. Una innovazione a generazione. Nel 1919 era toccato al nonno, Vittorio Podini, spostarsi dal Milanese in Alto Adige per esportare in Austria i formaggi lombardi, all'epoca praticamente sconosciuti a nord del Brennero. Nel 1968 è stata la volta del papà, Giancarlo, e dello zio, Patrizio, aprire il primo supermarket di Bolzano, l'A&O di via Palermo. Sono passati altri quarant'anni e ora ci provano Giovanni, Alessandro e Stefano, che con il Twenty di via Galilei sperano di realizzare il primo centro commerciale di Bolzano.

Giovanni Podini, pronto a inaugurare il megastore?
«Sì, ormai ci siamo. Il 9 settembre aprirà Mediaworld, il 16 ci sarà l'inaugurazione del "Twenty": si chiamerà così perché si trova al 20 di via Galilei. Ma per riempire completamente la struttura ci vorrà ancora qualche mese».

Quanto avete investito?
«60 milioni. E gli appalti sono andati tutti a ditte locali come Zimmerhofer, Stahlbau Pichler, Schmidhammer, Brunold. Anche questo conta, così come i nuovi posti di lavoro: solo Mediaworld ha fatto 50 assunzioni, a regime nel Twenty lavoreranno almeno 250 dipendenti».

L'Unione commercio dice che non siete in regola e che rovinerete i negozi di vicinato: cosa risponde?
«Sulla regolarità delle licenze hanno già sentenziato i giudici: siamo tranquilli. Mi interessa di più il discorso sullo sviluppo del commercio, che va fatto andando incontro ai bisogni dei consumatori. Faccio un esempio: quando ero bambino, nel tragitto tra casa e scuola c'era solo un panificio. Oggi, nonostante i supermercati, lungo quel tragitto di panifici ce ne sono tre e non vendono più solo pane, ma tutti i beni di prima necessità. Questo per dire che anche i piccoli negozi, se si specializzano e creano l'offerta giusta, trovano spazio accanto alla grande distribuzione».

Chi aprirà al Twenty?
«Oggi ci sono un supermercato (l'Eurospar, ndr) e un negozio di abbigliamento (Sorelle Ramonda, ndr). È arrivato un imprenditore bolzanino come Hansi Dalvai con il negozio per animali "La ciotola" e adesso apre Mediaworld. Completeremo l'offerta con una varietà di negozi di abbigliamento, pelletteria e intimo e aggiungerci una serie di servizi come l'agenzia viaggi, la lavanderia, il parrucchiere e quattro ristoranti».

Fast food?
«Stiamo pensando a qualcosa di diverso: ci saranno un ristorante tex-mex, un sushi-bar, le pizze e una sorpresa legata alla pasta fresca».

Avete portato qui Mediaworld, i bolzanini chiedono anche altri grandi marchi come "Zara" e "H&M"...
«Posso solo dire che ci sono delle trattative in corso».

I prezzi scenderanno?
«Sì, grazie all'aumento dell'offerta con marchi nuovi per Bolzano e una maggiore possibilità di scelta per i consumatori in particolari settori come ad esempio quello dell'elettronica».

Il "Twenty" ha a disposizione diecimila metri quadrati di superficie di vendita e 600 posti auto: c'è chi dice che è troppo piccolo per essere un vero centro commerciale...
«Purtroppo nel corso degli anni abbiamo dovuto rinunciare a tutta la parte dell'"entertainment". Inizialmente volevamo affiancare un cinema multisala al centro commerciale. Oggi non è più possibile. Ma l'offerta commerciale resta validissima e tra qualche mese il Twenty sarà un centro commerciale degno di questo nome».

Potrebbe essere il centro commerciale di Bolzano?
«Sicuramente sì. Siamo a meno di un chilometro e mezzo dalla stazione, attaccati a Oltrisarco, vicinissimi a via Milano e via Palermo, e quindi facilmente raggiungibili anche in bici o a piedi».


(mi.m.)

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