Podrecca sfida Benko: l’hotel Alpi? Non ci serve

L’architetto di Oberrauch: «Pronto il progetto per un altro albergo»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Architetto, l'8 agosto si avvicina... «Siamo pronti». Oberrauch ha promesso delle sorprese. «Anche quelle sono pronte». Boris Podrecca sta preparando la risposta a Benko. La scadenza è la dead line. Sei giorni. La data ultima per la presentazione dei progetti. Una risposta che, in quella partita a carte copertissime che si sta giocando intorno al quadrante di via Alto Adige, è annidata soprattutto in una domanda: che succede adesso che l'hotel Alpi smetterà di essere hotel e, nei piani del tycoon austriaco che lo aveva acquistato quasi un anno fa, dovrebbe diventare un condominio? Perché Alpi o no, nell'area un albergo dovrà per forza (ri)sorgere essendo tra le specifiche del bando. Oberrauch avrà la forza per costruirlo? «A volte mi stupisco dei problemi che vi fate a Bolzano. Credete che veniamo dalla luna?». Perché Podrecca, glamour mitteleuropeo fin nel taglio delle giacche, cuore e testa divise tra Italia e Austria, Vienna e Trieste, e Venezia, di alberghi ne ha appena finito di ristrutturare uno. E che albergo. "Ring" viennese, Palais Hansen, 1873. Il "Kempinski", antica nobiltà imperialregia. E dopo oltre 140 anni, lui e il suo studio lo hanno radicalmente trasformato. «Ho lavorato nel più vasto edificio del Ring, ho concluso i progetti per sette grandi hotel nel mondo. Non penso sarà un problema farne uno, totalmente nuovo, a Bolzano per il mio committente di Emozioni Alto Adige».

Ed è questa la risposta. Un albergo tra i cristalli della cittadella che il gruppo Oberrauch intende costruire nell'area della stazione autocorriere. Ma che non sarà solo un albergo bensì una nuova formula ricettiva. Divisa tra turismo e residenziale. E' questa la sorpresa di Podrecca. Che, tuttavia, ne rivela, a pochi giorni dalla presentazione dei progetti (con o senza Benko presente), in municipio, altre. Attese e no.

Benko ha cambiato la destinazione d'uso del suo Alpi. Non l'ha detto ma sembra vi dica: adesso fatevelo voi l'albergo...

Nessun problema. L'ho già progettato.

Dove sarà?

Dove sarà tutto il resto. Noi non facciamo un progetto solo commerciale. Nascerà una cittadella nella città. Strutture ricettive, appartamenti, congressi.

L'Alpi era grande...

Il mio sarà non solo grande, sarà diverso. Una nuova formula, che ho sperimentato sul Ring a Vienna e sull'esperienza del Kempinski. Si tratta di assemblare un hotel ma anche un serie di appartamenti "serviziati". Vale a dire, case private ma supportate dai servizi e dalla logistica dell'albergo vicino. Saranno naturalmente appartamenti di lusso. Che non toglieranno spazio a quelli normali, pur presenti nella nostra area. Ma che intercetteranno una richiesta sempre più presente in una certa fascia, di avere servizi particolari. Pensi che a Vienna questo tipo di strutture arrivano a 25mila euro al metro.

E le altre sorprese?

Ci sarà un centro per seminari. E poi eventi e esposizioni. Questa che sorgerà tra la stazione e via Perathoner sarà la porta della città. Una cittadella di cristallo in cui si troverà tutto nelle giuste proporzioni. Non come l'altro progetto...

Intende dire quello di Benko?

Intendo dire che non vogliamo soffocare la città dentro una cappa di proposte solo commerciali. Io faccio un vestito su misura, non una confezione. Non tiriamo su cemento per riempirlo solo di commercio.

Anche Chipperfield conta di fare dei buoni edifici.

Stimo il mio collega ma quello che propongono per Bolzano rompe gli equilibri tra costruito e no. Io prima rispondo alle esigenze della città col mio progetto. In secondo luogo al mio cliente che dovrà giustamente guadagnarci. E terzo, rispondo anche del futuro, visto che lì vicino sorgerà la nuova Areale, progetto di cui sono l'autore. Ma le sorprese non finiranno...

Che prepara?

Aspettate l'8 agosto.

In attesa?

Sto lavorando con uno studio paesaggistico milanese per tessere una nuova rete di collegamenti verdi tra stazione e centro. Faccio un esempio: Piazza Magnago. Adesso è quasi ascetica. E invece dovrà essere collegata a altri percorsi. E venir legata a Piazza Walther. Questo per dire che non lavoriamo solo su piazza Stazione.

In cui nessuno mette più piede ora...

Mi scusi: quando lei ha una camicia sporca, la getta o la lava? Ecco, qui si tratta di fare lo stesso. Non possiamo gettare un giardino solo perché col tempo, si è degradato.

Ma non sono pochi 22 mila metri di commerciale?

Per Benko forse sì. Per me no. Un retail tra i 20 e i 25mila è l'ideale per non soffocare l'esistente e rilanciare lo shopping di qualità.

E Ötzi, lo metterebbe nella sua cittadella?

Ötzi avrebbe una gran bella casa. Ma questo, per fortuna, ancora non mi riguarda.













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