Polo bibliotecario, ora si decide e Mayr Fingerle esce di scena 

La seduta. Domani il progetto arriva all’esame della commissione edilizia comunale per la concessione ai lavori Lo storico progettista lascia il campo all’architetto di Condotte. M5S contro tutti, sindaco, Lega e Svp: salvare la scuola


Francesca Gonzato


Bolzano. La settimana scorsa la firma dell’accordo di programma per l’areale ferroviario, ora il Polo bibliotecario. Anche per questa opera, di cui si parla da oltre quindici anni, è arrivato il momento delle decisioni: il progetto domani è all’ordine del giorno della commissione edilizia comunale. Non è detto che basterà una sola seduta. La commissione edilizia (Luis Walcher assessore) su richiesta della Provincia è chiamata a esaminare il progetto e decidere sulla concessione edilizia. Quando ci sarà il via libera comunale, inizierà la fase che porterà all’avvio dei lavori. Tutto questo reggerà se la società Condotte, che si è aggiudicata l’appalto integrato e si trova in amministrazione straordinaria, presenterà le garanzie bancarie.

Il progetto

Il Polo bibliotecario è stato ideato per riunire in un unico complesso la biblioteca provinciale italiana «Claudia Augusta», la biblioteca provinciale tedesca «Dr. Friedrich Teßmann» e la biblioteca civica «Cesare Battisti».

L’assessore provinciale Massimo Bessone riassume le cifre principali: il progetto prevede la realizzazione di 118.590 metri cubi e una superficie lorda di circa 27.000 metri quadrati. Sono previsti quattro piani fuori terra e tre piani interrati. I costi totali, arredamento compreso, ammontano a 59, 975 milioni di euro. Si tratta di un progetto controverso dall’origine, perché comporterà l’abbattimento delle scuole Longon, istituto che fa parte della storia del gruppo italiano. Grazie alle proteste, il progetto iniziale era stato modificato: verrà salvata la facciata con la storica scalinata. In tempi più recenti è nata una nuova ondata, con richieste che vanno dal salvataggio in toto del complesso per trasformarlo in polo museale all’abbinamento di polo bibliotecario e museo di Ötzi.

I nuovi progettisti

C’è un nome che dall’inizio è legato al Polo bibliotecario. È l’architetto Christoph Mayr Fingerle, autore del progetto.

Ma non sarà Mayr Fingerle ad accompagnare domani il progetto in commissione edilizia. «Sì, sono uscito di scena», racconta con amarezza Mayr Fingerle. Attraverso Condotte è subentrato un nuovo progettista, Sergio Beccarelli (studio a Parma). Era noto che sarebbe accaduto, ma l’appuntamento di domani mette sotto i riflettori questa svolta, che deriva dalla decisione provinciale nel 2016 di procedere con un bando integrato per il Polo Bibliotecario. Vincendo l’appalto, Condotte ha assunto su di sé anche la parte architettonica. Quando finalmente il 2 maggio Condotte ha consegnato alla Provincia il progetto per la richiesta di concessione edilizia, il progettista indicato era appunto Sergio Beccarelli. Nei confronti di Mayr Fingerle è stata adottata la procedura di recessione dall’incarico. «L’appalto integrato è stata una scelta politica», commenta Mayr Fingerle, «Il progetto resta il mio, in parte modificato da Condotte. Delusione? Ho avuto il tempo di metabolizzarla».

Le tappe ulteriori

Il 23 maggio Bessone si era recato in Comune per consegnare la documentazione per la richiesta di variante alla concessione edilizia. «Condotte aveva inoltrato la documentazione ai diversi enti, per il rilascio dei pareri preventivi. Tutti i pareri necessari, rilasciati dagli enti coinvolti (tra i quali Seab e Asl), sono risultati positivi», così Bessone, «Una volta ottenuta la concessione edilizia, verrà predisposto da parte di Condotte il progetto definitivo, che in seguito verrà verificato tecnicamente ed approvato. Solo dopo questi passi verrà firmato il contratto ed è in quel momento che la società Condotte dovrà presentare le necessarie garanzie bancarie».

La protesta

Maria Teresa Fortini (consigliera comunale del M5S) critica pesantemente il progetto e i suoi protagonisti: «Un nuovo colpo di grazia ad un quartiere urbanisticamente di valore, che il sindaco avrebbero dovuto difendere. Nemmeno la Commissione tutela degli insiemi è stata convocata (Bessone chiarisce che il passaggio ci sarà, ndr). Le vecchie Magistrali sono solo da cancellare, con l'ignobile benestare degli assessori provinciali della Lega, utili zerbini della Svp e delle volontà di pulizia urbanistica». Il M5S ribadisce: «La scuola poteva essere ancora utilizzata come scuola di rotazione, come appoggio per altre scuole in carenza di aule, come museo della storia dell’Alto Adige da Ötzi al giorno d'oggi».

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