Polo bibliotecario, risolta la questione patrimoniale

Alla Provincia il diritto di superficie, al Comune il diritto d’uso sul 33% dell’edificio Via libera definitivo della giunta comunale al progetto di Mayr Fingerle


di Davide Pasquali


BOLZANO. Nonostante in questi mesi le voci di dissenso a livello cittadino paiano moltiplicarsi, la giunta comunale va avanti sul progetto del nuovo polo bibliotecario all’ex Pascoli di via Longon. Dopo mesi di trattative, si è finalmente risolta l’annosa questione patrimoniale riguardo all’area su cui sorgerà la nuova biblioteca trilingue. Il terreno verrà ceduto dal Comune alla Provincia. Non però in proprietà, come inizialmente preteso dalla giunta provinciale: verrà ceduto il solo diritto di superficie. Di contro, al Comune verrà concesso il diritto d’uso del 33% - ossia di un terzo - del costruendo edificio. Nel caso in cui, in futuro, il nuovo edificio dovesse cessare la propria attività come biblioteca, non solo il terreno ma pure ciò che si trova sopra, ossia la nuova struttura, ritornerebbe al Comune.

In sintesi, ecco la delibera approvata ieri. La giunta comunale ha deliberato di «approvare definitivamente il progetto dell’architetto Christoph Mayr Fingerle per la realizzazione del nuovo polo bibliotecario sulle p. ed. 1700 e 4122 CC. Gries, approvato dalla commissione edilizia in data 16 maggio 2012, nonché il progetto di variante numero 1 consegnato in data 8 luglio 2013, che tiene conto delle ulteriori osservazioni formulate dal gruppo di lavoro composto dai direttori delle biblioteche interessate e dai dirigenti degli uffici provinciali competenti per le biblioteche».

La giunta ha inoltre deliberato di «autorizzare la Provincia a realizzare il nuovo polo bibliotecario, precisando che quest’ultima realizzerà l’intera opera accollandosi le spese e le relative responsabilità per la progettazione, la gara d’appalto nonché l’esecuzione del relativo contratto, la realizzazione dell’immobile compreso l’arredamento, i collaudi prescritti nonché tutto ciò che riguarda la fase di realizzazione dell’immobile con finanziamento proprio». Si è poi deliberato «di apportare una modifica non sostanziale alla legenda del Puc per il sito medesimo, cambiando unicamente la destinazione nella legenda da “Zona per opere ed impianti pubblici – Istruzione di base e dell’obbligo – Istruzione superiore e professionale” a “Zona per attrezzature collettive sovracomunali”».

Infine, si è deliberato «di cedere a tempo determinato, limitato all’utilizzo del compendio come biblioteca pubblica, le particelle p. ed. 4122 e 1700 CC. Gries in diritto di superficie alla Provincia, la quale a sua volta, a costruzione ultimata (chiavi in mano), dovrà cedere al Comune un diritto reale d’uso sulla porzione delle neo erette p. ed. superficiarie (in interrato e in superficie) sulle quali è stata realizzato un volume pari a circa il 33% della cubatura totale dell’immobile, finché la cubatura in questione verrà utilizzata come biblioteca civica, e cioè per un periodo di 30 anni dalla stipula del contratto per la costituzione del diritto, che comprenderà l’impegno della Provincia a ristipulare il medesimo contratto per la costituzione del diritto d’uso alle medesime condizioni a semplice richiesta del Comune se alla scadenza naturale del contratto l’amministrazione comunale intenderà collocarvi ancora la relativa biblioteca civica».

Comune e Provincia, conclude la delibera, «prendono infine espressamente atto che con procedimenti amministrativi separati verranno individuate le forme e le strutture gestionali interne più idonee e congrue per la gestione del polo bibliotecario».

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