Polo e nuovo carcere, scampato pericolo 

Dai giudici uno spiraglio per la crisi di Condotte Spa che si è aggiudicata le gradi opere: i lavori cominciano quest’anno



BOLZANO. I due grandi cantieri del 2018 bolzanino avranno questa agenda di avvio lavori: il nuovo carcere a giugno, il Polo bibliotecario a ottobre. Di quest'anno, dunque. Non del prossimo. Perchè ieri sono arrivate buone notizie dal tribunale fallimentare: secondo la stampa economica i giudici consentiranno a Condotte spa di "rispettare i contratti in essere". Questo significa che la grave crisi di liquidità, fino all'insolvenza, che ha colpito uno dei più importanti gruppi europei nel campo delle infrastrutture strategiche non si ripercuoterà sulle opere che vedevano coinvolta a Bolzano la Società Condotte. "L'esecutivo del Polo bibliotecario (ex Pascoli-Longon) partirà in autunno" ha confermato Christian Tommasini che ha seguito in questi mesi la procedura di assegnazione dell'appalto integrato. "La situazione per il carcere è diversa - chiarisce invece Thomas Mathà, a capo dell'Ufficio appalti della Provincia - perchè siamo ancora in una fase di esame del progetto preliminare e c'è il tempo per esaminare la congruità delle modifiche richieste e apportate prima di giungere all'aggiudicazione". Il funzionario vuol dire che il percorso del nuovo carcere procedeva indipendentemente dalle vicende che hanno travolto ad inizio anno Condotte spa e che quindi lo spiraglio che si è aperto ieri non fa altro che confermare una tempistica su cui la Provincia contava "a prescindere". In ogni caso Bolzano vede salvi i due progetti che dovevano avviarsi nel 2018, dopo anni di messe a punto. E si toglie dal tavolo la temuta eventualità di dover riavviare i procedimenti di riassegnazione lavori con tutte le incertezze procedurali e finanziarie che avrebbero potuto celare. All'origine del nuovo orientamento dei giudici fallimentari c'è probabilmente, oltre alla possibile congruità e sostenibilità del piano di ristrutturazione aziendale presentato da Condotte, anche una considerazione di carattere più generale: la società è evidentemente considerata strategica per il "sistema Paese". I progetti bolzanini sono briciole. L'impresa è pronta, ad esempio, ad avviare l'enorme cantiere della Tav di Firenze, predisposto per l'ammodernamento dell'intera linea di attraversamento ad alta velocità della conca fiorentina. É impegnata anche con Bbt, per il tunnel di base del Brennero sul versante austriaco e in molti altri cantieri infrastrutturali in giro per l'Italia e per l'Europa. Proprio per questo Condotte aveva chiesto un allungamento del debito in virtù della sua esposizione con i debitori: la società ha lamentato infatti continui ritardi nei pagamenti da parte delle committenze, soprattutto pubbliche. Una massa di crediti per una cifra di svariati miliardi che, se incassati, dovrebbero mettere a regime la società. Il carcere bolzanino è dunque di nuovo alle viste. Per la sua costruzione, in zona Agruzzo, nei pressi dell'aeroporto, sono stati stanziati da tempo 25 milioni. Si tratta di finanziamenti dello Stato ma in pratica è denaro provinciale perchè Roma li stornerà in base al patto finanziario con Bolzano. In cambio, la Provincia avrà la proprietà dell'area centrale e molto ambita, dove sorge oggi il vecchio carcere in via Dante. Questi due progetti erano strategici per Bolzano non solo per il loro valore in se ma anche per la catena di realizzazioni in programma che avrebbe innescato. Solo la realizzazione del Polo bibliotecario consentirà, infatti, la realizzazione del progettato Polo museale tra via Museo e ponte Talvera: Oetzi dovrà trovare posto proprio negli spazi occupati dalla biblioteca Civica che sarà trasferita, con la Tessmann e la Claudia Augusta alle ex Pascoli. E a suo volta, nell'area di via Dante, dovranno essere strutture universitarie (ad esempio nuove facoltà) ad occupare gli spazi della vecchia struttura carceraria. Il tribunale fallimentare, in conclusione, con le sue decisioni dovrebbe consentire a Bolzano di continuare a disegnare il proprio futuro. (p.c.)















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