BRESSANONE. La schermaglia politica a Bressanone torna ad animarsi e al centro del dibattito questa volta ci sono le nomine comunali al vertice dell’Asm, la municipalizzata della quale di recente è stato approvato (con un attivo) il bilancio 2012 ed è stato rinnovato il Consiglio d’amministrazione. Nel quale, dettaglio che verrà utile più avanti, si trovano ora tutti volti nuovi tranne Carlo Costa, coordinatore locale del Pd, che resta in carica.

Tornando all’inizio, sono i consiglieri comunali di Insieme per Bressanone, Dario Stablum e Alberto Conci, a criticare la giunta comunale brissinese, che secondo loro non vuole ridurre le spese dell’amministrazione pubblica. Ciò alla luce del fatto, scrivono in una nota Stablum e Conci, che nel recente consiglio comunale «il gruppo di Insieme aveva riproposto di ridurre a tre i componenti del Cda dell’Asm, oggi composto da cinque membri, con un risparmio annuo pari a circa 10 mila euro. Portare il numero a tre membri avrebbe potuto ridare un po' di credibilità alla classe politica e dare un buon esempio di risparmio». Ma senza ottenere successo. « I consiglieri comunali della maggioranza formata da Svp, Pd ed Ecosociali - riprende la nota di Insieme - hanno bocciato tale provvedimento e hanno voluto mantenere a cinque il numero dei membri, evidenziando nessun interesse al contenimento della spesa pubblica. L'importante per questa maggioranza è creare e mantenere le “poltrone” per soddisfare qualche parte politica ed appagare le ambizioni di qualche esponente. Senza considerare i doppi incarichi (o forse anche di più) ricoperti e ben retribuiti, sia dall'assessore Delpiero che dall'ingegner Costa».

Insomma, nel momento in cui la politica è nel mirino e la popolazione si deve confrontare con un’austerity pesantissima, il succo del riscorso, secondo Insieme, è che la cosa non verrebbe condivisa dai vertici comunali brissinesi.

«In fatto di moralità - attaccano poi i consiglieri Conci e Stablim - proprio questa giunta comunale aveva a suo tempo dichiarato che non vi sarebbe stato aumento di spesa con l’allargamento della stessa a otto assessori. I fatti, confermati dalle cifre, vedono invece un notevole aumento della spesa annua, contrariamente a quanto sta avvenendo presso altre amministrazioni che stanno riducendo il numero degli assessori».

La nota si chiude poi con un’ultima frecciata al Pd che non rappresenterebbe il gruppo italiano, «essendo rappresentato in consiglio da due rappresentanti di lingua tedesca e uno di lingua ladina».(t.c.)

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