Pompieri di Oltrisarco a caccia di fondi

I volontari: «Sbagliato tagliare sulla sicurezza». La morte di Alex Mayr ha cambiato tutto: «Stiamo più attenti»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Giornata delle porte aperte alla caserma dei vigili del fuoco volontari di Oltrisarco e Aslago. E non è mica solo l’occasione per ritrovarsi e fare festa. Si raccolgono fondi, ché non bastano mai, specie con le arie che tirano, con l’ente pubblico che tira indietro perché le disponibilità sono sempre minori. Finora i fondi non sono stati tagliati, ma i timori sono fondati. I volontari però fanno presente: sulla sicurezza sarebbe errato limare al ribasso. E per dimostrarlo hanno fatto due conti, semplici semplici: il servizio volontario dei vigili del fuoco, per tutta Bolzano, costa soltanto centomila euro l’anno, ossia un euro a testa all’anno per ogni bolzanino. «Siamo proprio messi così male da non poterci più permettere di spendere in un anno quanto si scuce per un caffè?» E comunque, ieri, alla caserma di Oltrisarco Aslago si raccoglievano fondi pure per una questione ancora più seria della precedente: sostenere la famiglia del vigile volontario di Campodazzo Alex Mayr, perito in servizio dopo essere stato travolto sulla statale da una frana causata da una bomba d’acqua.

Sono queste, oggi, le due nuove dimensioni da esplorare nel campo del volontariato pompieristico: i fondi comunali a rischio ridimensionamento o peggio e la percezione del rischio, aumentata notevolmente dopo l’episodio di cui sopra.

Un centinaio di interventi l’anno, i volontari di Oltrisarco-Aslago sono 36, cui vanno aggiunti 11 giovanili (fra il resto, sempre benvenuti i nuovi, se bilingui, dai 12 anni in su, da 17 si diventa effettivi col permesso di mamma e papà; info sul sito web: oberau.it). Per chi non lo sapesse, in città funziona così: oltre al corpo permanente dei pompieri di viale Druso, ci sono altri tre corpi volontari: Oltrisarco, Centro e Gries. Ogni venerdì notte ne entra in turno uno differente, fino al venerdì successivo. Sta di appoggio. Mica per finta. Tipo quindici giorni fa, quando c’è stato il pesante allarme chimico al Brennero. I permanenti sono andati su, la caserma di Bolzano è stata presa in carico, in toto, dai volontari di Oltrisarco, che per quella settimana erano in turno. Dovessero pagarli, 36 pompieri assunti... si avrebbero degli esborsi pesantissimi. Loro invece ci dedicano il tempo libero. Gratis. E rischiando. Mica solo a Campodazzo. Pure ad Aslago c’è un’erta valletta, che scende dal Colle. Quando si è verificata l’ultima bomba d’acqua, comandante e colleghi sono saliti a vedere. Si sono resi conto di cosa sarebbe potuto accadere soltanto una volta scesi. Prima si sale a controllare, per vedere se c’è rischio per la popolazione, se qualcuno è stato travolto.

Ora, stanno tutti più attenti. Soprattutto chi ha figli. E moglie a casa. Che quando li allertano, sta in pensiero, e ne ha ben donde. Perché l’episodio di Mayr ha cambiato la percezione, l’approccio. Anche per questo - e siccome il Comune tira indietro e la Provincia ormai finanzia solo (in parte) l’acquisto dei mezzi ma solo quelli di grandi dimensioni - sarebbe il caso di pensare a contribuire. Vi stanno più simpatici a Gries o in Centro perché abitate lì? Va bene lo stesso... Ma, cari bolzanini, pensateci, quando la prossima volta passeranno a bussare alla vostra porta col calendario dei pompieri.

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