Ponte Adige, nuovo snodo con stazione sotterranea 

L’assessore Mussner: niente fermata all’Ospedale e mega parcheggio per le auto Nuova vita anche per il MeBo Center: sarà di supporto per il tram dell’Oltradige


di Paolo Campostrini


BOLZANO. «Incontrerò tutti i sindaci. Uno ad uno. Se vogliamo cambiare definitivamente, tram, treno, parcheggi, pendolari, dobbiamo farlo insieme. Ognuno dica quello che pensa ma poi, quando è deciso, è deciso». Florian Mussner prepara la rivoluzione. Un po' riguarda Bolzano (la linea 1 del tram) e molto riguarda anche il territorio. Su due fronti: il tram da Ponte Adige a Caldaro e la nuova linea del treno per Merano. E qui aggiunge anche la prima notizia: la ferrovia non piegherà più, con una curva giudicata troppo larga, verso l'ospedale di San Maurizio, andrà invece dritta e si fermerà («ma in sotterranea») nel nuovo snodo intermodale alle porte di Bolzano.

Poi l'assessore provinciale, il braccio di Kompatscher per la mobilità, ascolterà anche i privati. E qui aggiungendo una seconda notizia: potrebbe venire rimesso in movimento anche il MeBo Center. «Aspetto proposte dalla nuova proprietà», dice Florian Mussner. La quale proprietà ha a sua volta pronta una ipotesi di riqualificazione in profondità. Peter Pichler, patron della Alimco, a capo della cordata di imprenditori che hanno rilevato la struttura che da poco ha incassato la sentenza del Tar che l'ha rimesso in gioco, intende offrire il MeBo Center come supporto allo snodo intermodale. Nelle vicinanze di un incrocio di mezzi e persone come diverrà Ponte Adige col nuovo parcheggio per pendolari già finanziato dalla Provincia (9 milioni), la fermata del tram da e per Bolzano e la nuova stazione della rinnovata linea ferroviaria Bolzano-Merano, la struttura che una volta puntava sulla grande distribuzione diverrebbe il luogo naturale per attività accessorie: uffici, piccoli magazzini, bar, ristorante, spazi di vendita. E coordinarsi con le stazioni ora molta vicine. E' un progetto che la proprietà sta elaborando in queste settimane e che, con tutta probabilità, presenterà a Mussner a gennaio insieme ad un progetto di massima per la nuova stazione ferroviaria con fermata in sotterranea. Questo ultimo elemento costruttivo, sarebbe fondamentale anche per lo stesso Mussner. Che infatti dice: "Il parcheggio, e dunque le automobili, stanno in superficie. Lo sarà, inevitabilmente, anche la linea del tram. Ecco dunque - spiega l'assessore provinciale - che sarà necessario far scendere il treno sotto terra, almeno nelle vicinanze della stazione, per evitare un accumulo di linee e di mezzi. Pure per la comodità degli utenti e per evitare di sprecare troppo spazio utile". Insomma, la verità è che tutti questi elementi, tram, treno, auto, collocazione delle fermate, stanno per trovare la loro messa a punto definitiva. E' questa la ragione strategica della fitta serie di incontri che Florian Mussner ha programmato con i sindaci e i responsabili dei territori interessati a questa rivoluzione viabilistica. Perchè di questo si tratta. Tutti i mezzi saranno definitivamente coordinati al fine, come spiega l'assessore " di evitare un uso eccessivo del mezzo privato". In sostanza: meno pendolari. Questa prospettiva ha già incassato il "sì" del sindaco di Bolzano. Ma la stessa Bolzano spinge per prolungare la sua linea tram verso Appiano e Caldaro per aumentare la deterrenza pubblica rispetto all'uso privato dei mezzi che entrano in città da quella direttrice. Secondo le ultime rilevazioni sono circa 28mila persone al giorno, avanti e indietro. "Attendo anch'io gli ultimi studi sui flussi - aggiunge Mussner - per andare con dati e cifre dai sindaci dell'Oltradige". Alcuni sarebbero ancora perplessi sul tram. Ma l'assessore ha pronta la risposta: "I nuovi binari - conclude - potranno essere posti sulla strada attuale. L'abbiamo costruita con buone possibilità di ampliamento laterale proprio in previsione di una ipotesi metropolitana di superficie. E il tracciato esiste dunque già in natura..."

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