Ponte Adige, sì al maxi parcheggio 

Per far fronte al problema pendolari la Provincia garantisce il finanziamento



BOLZANO. I pendolari sono ormai un problema anche per la Provincia. L’ha confermato il vertice a tre, tra l’assessore Mussner, Renzo Caramaschi e Marialaura Lorenzini. Al centro, lo snodo di Ponte Adige che potrebbe diventare un’autentica “testa di ponte” bolzanina per filtrare i flussi di auto che, in gran quantità, provengono dall’Oltradige e che si affollano poi su via Druso e via Vittorio Veneto. L’assessore provinciale ha garantito al sindaco l’impegno per il finanziamento del grande parcheggio, quasi un milione di euro, ma si è spinto oltre. «L’assessora Lorenzini mi ha mostrato il suo progetto per una linea di tram». Ebbene? «Mi è piaciuto. Sono dell’idea che il capoluogo possa tornare a dotarsi di un mezzo che possedeva già in passato. La spesa? Ne parleremo un’altra volta ma voglio ribadire che il tram è una prospettiva a cui guardiamo con interesse». Ma il vertice non si è limitato a prendere in considerazione il nuovo-vecchio mezzo pubblico da e per Bolzano e il grande parcheggio per pendolari che sorgerà a Ponte Adige in attesa di analizzare più nel dettaglio quello elaborato da Carlo Bassetti e Area 17 che aggiunge alle auto anche un centro intermodale treno MeBo-autobus.

«Ci sono iniziative che potremo prendere solo in un prossimo periodo - ha annunciato Mussner - ma nel frattempo ce ne sono altre che possiamo prendere già adesso». Tra queste un uso più intenso del metrobus, una ristrutturazione delle corse dei bus più allettante e rispondente alle esigenze di flessibilità proprie del popolo dei pendolari.

«Partiremo l’11 dicembre, probabilmente. Con un calendario di corse almeno ogni 15 minuti. E poi è stata prevista anche un’azione mirata verso i sindaci dei Comuni vicini». Questa iniziativa sarà probabilmente quella più complessa. In sostanza, la Provincia chiederà ai primi cittadini dei municipi da cui parte il flusso di auto verso Bolzano di informare di più i propri cittadini delle nuove opportunità offerte dai mezzi pubblici. Dovranno però anche essere studiati ed elaborati diversi incentivi perché questa sollecitazione non resti lettera morta ed i pendolari decidano di affidarsi ai mezzi pubblici per raggiungere Bolzano lasciando l’auto in garage. In conclusione: la Provincia ormai ritiene (finalmente) che far scoppiare di traffico Bolzano non convenga a nessuno. Soprattutto a Palazzo Widmann . (p.ca.)

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