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Ponte dell'Immacolata col botto: a Bolzano esauriti i 4.500 letti 

Agosti (Azienda di Soggiorno): «Negli alberghi è tutto pieno, non riusciamo più a soddisfare le richieste». Pinzger (Albergatori): «Prenotazioni a gonfie vele, la neve ci sta dando una mano. Natale e Capodanno meglio del 2021»



BOLZANO. Il Mercatino di Bolzano - il primo nato in Alto Adige insieme a Bressanone, era il 1991 - sente gli anni e soffre di un format sempre uguale a se stesso ma continua a piacere. Le casette di Piazza Walther - e adesso di Parco Stazione e Piazza del Grano - a 31 anni dalla prima edizione continuano ad attrarre turisti.

Se Bolzano fa il pieno di prenotazioni, sorridono anche gli albergatori dell’Alto Adige per i quali si annuncia il pienone a Natale e Capodanno, meglio dell’anno scorso. La pandemia è ormai alle spalle, la gente ha voglia di tornare a vivere e lo sta facendo alla grande.

Bolzano, non c’è un posto.

Roberta Agosti - direttrice dell’Azienda di soggiorno - controlla le prenotazioni degli alberghi in città per il lungo ponte dell’Immacolata (che scatta da domani con i primi arrivi) e annuncia «non c’è un posto libero». «Non riusciamo più a soddisfare le richieste di chi ci contatta. Dall’8 dicembre è tutto pieno.

I 4.500 letti disponibili negli hotel del capoluogo sono già tutti prenotati, speriamo in un meteo clemente, perché non piovano disdette».

Qualcosa si può trovare ancora sui vari portali di affittacamere. «Qualcosa c’è ancora negli immediati dintorni di Bolzano, ma anche lì si fatica a prenotare».

E c’è chi dopo una serie infinita di tentativi ha desistito ed ha posticipato il soggiorno: arriverà dopo Natale.

Gli ospiti scelgono il treno, la macchina e nell’ultimo fine settimana, nonostante la pioggia, sono sbarcati duecento pullman. Arrivano da tutta Italia e dall’estero. «Una volta il turista medio era soprattutto del Nord e del Centro Italia, Adesso arriva da tutta la penisola e anche dall’estero».

Ma cosa apprezza di più? «Soprattutto l’artigianato oltre ad atmosfera ed autenticità. I gusti negli anni sono cambiati. Il prodotto per andare oggi deve essere originale. Apprezzatissime le scatolette di legno di cirmolo, meno richieste le candele a meno che non siano affiancate da un accessorio originale».

L'Alto Adige va a gonfie vele.

«La neve che sopra i 1.500 metri è caduta più che abbondante ci sta regalando uno scenario assolutamente natalizio che spinge le prenotazioni visto che tutti i comprensori sciistici sono aperti».

Manfred Pinzger - presidente dell’Associazione albergatori (Hgv) - parla di un ottimo avvio di stagione.

«Gli hotel che hanno scelto di aprire per il ponte dell’Immacolata stanno registrando un numero più che importate di prenotazioni. Gli altri - e parlo delle zone più periferiche della provincia - inizieranno la stagione dal 18 dicembre. Le richieste di camere continuano ad arrivare, anche se è sempre difficile riuscire a quantificare perché molte sono le prenotazioni dell’ultimo minuto».

Quali sono le previsioni per Natale e Capodanno?

«Ottime, le richieste stanno andando molto bene, i dati sono migliori dell’anno scorso».

Ricordiamo che nella passata stagione invernale - la 2021/2022 - gli arrivi complessivi in Alto Adige erano stati 2,6 milioni per 11.3 milioni di pernottamenti totali.

Il turista nel 42.2% dei casi è germanico mentre nel 32.2% dei casi arriva dall’Italia.

La maggior parte delle presenze italiane vede ospiti dalla Lombardia, seguiti da Veneto e poi da Emilia Romagna e dal Lazio. V.F.

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